Con il supporto dei media olandesi, il progetto Publeaks.nl proteggerà tutti i whistleblower della Rete con una piattaforma Tor per l’invio sicuro di documenti più o meno riservati. Dopo l’esplosione del datagate, i futuri Edward Snowden non resteranno da soli tra le grinfie dei governi, dal momento che la Publeaks Foundation vuole estendere la tutela dei whistleblowers come unica, indistinta massa del Web .
Basata sul pacchetto software open source GlobaLeaks – sviluppato dallo Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights – l’iniziativa olandese vuole semplicemente supportare le attività di giornalismo investigativo, garantendo allo stesso tempo un elevato livello di sicurezza per tutte le talpe come Snowden o l’ex-militare Bradley Manning .
Grazie al network della cipolla – il vero e proprio leak sarà possibile attraverso l’indirizzo https://secure.publeaks.nl , che appunto sfrutta gli strumenti di anonimizzazione offerti da Tor attraverso l’ultima release del software Browser Bundle – il progetto Publeaks farà da intermediario tra gli utenti/attivisti/giornalisti e tutti quei media che hanno deciso di partecipare, da De Groene Amsterdammer a Vrij Nederland .
Sempre a livello software, la piattaforma di Publeaks Foundation – in particolare l’indirizzo da raggiungere tramite Browser Bundle – potrà funzionare correttamente solo con l’attivazione di JavaScript , il cui codice era già stato sfruttato dai federali statunitensi per approfittare di una falla nello stesso software di Tor (poi corretta).
. @Publeaksnl would be even better if the @GlobaLeaks submission interface can work without JavaScript; don’t forget http://t.co/XoEbHLIDPR !
– Matthijs R. Koot RCX (@mrkoot) September 9, 2013
L’esperto Fabio Pietrosanti ha tuttavia sottolineato come JavaScript risulti fondamentale per l’usabilità dello stesso sistema di sicurezza in favore dei vari whistleblowers .
@mrkoot @Publeaksnl @GlobaLeaks Without using JS it would not be possible to provide the usability required for whistleblower sec awareness.
– Fabio Pietrosanti (@fpietrosanti) September 9, 2013
Nello specifico , tutti gli spifferoni della Rete potranno selezionare i vari canali di destinazione del proprio materiale, mentre la Publeaks Foundation non potrà in alcun modo visionare in anticipo i documenti rilasciati . Verrà poi istituito un canale di comunicazione con il soggetto leaker , in cui i vari responsabili delle testate giornalistiche potranno porre domande o verificare al meglio le fonti prima di pubblicare alcunché.
Ovviamente lo spifferone di turno resterà completamente anonimo, libero di non rispondere ad alcuna domanda posta dai media, che a loro volta potranno unire le forze per una eventuale attività investigativa di più ampio respiro.
Mauro Vecchio