La nuova versione Pulsar 1.120 è stata rilasciata nelle scorse ore con alcune interessanti novità. Soprannominato “Keeping it clean”, questa versione si concentra sulla pulizia del codebase, sulla rifinitura delle funzionalità e sulla risoluzione dei bug per garantire un flusso di lavoro utente più fluido. Pulsar è un editor di testo e codice sorgente versatile basato su Electron, successore di Atom, un tempo uno dei preferiti dagli appassionati di tecnologia. Il nuovo aggiornamento offre alcune modifiche visive, in particolare l’icona Pulsar aggiornata su Windows. La nuova icona è meno pixelata, offrendo un aspetto più nitido e accattivante in varie applicazioni. Queste includono la barra delle applicazioni, l’installer, la barra del titolo della finestra e il menu contestuale di Explorer.
Pulsar 1.120: nuova versione ottimizzata per gli sviluppatori
Con Pulsar 1.120, lo strumento di generazione di parser tree-sitter ha ricevuto migliorie sostanziali. Gli utenti possono aspettarsi una migliore gestione dell’indentazione in linguaggi come JavaScript e TypeScript e un’evidenziazione della sintassi più precisa in TypeScript. Questi miglioramenti si estendono al folding del codice migliorato e alla capacità di modificare i file di query in modo più efficace. Ciò permette agli sviluppatori di lavorare in modo più efficiente con codebase complessi.
Per gli sviluppatori che si affidano agli snippet per l’efficienza della codifica, l’editor di codice Pulsar 1.120 migliora la gestione dei rientri e degli spazi vuoti iniziali. Ciò significa che gli snippet ora si integrano perfettamente nel codice, mantenendo un rientro corretto e migliorando la leggibilità e il flusso di lavoro. Altri aggiornamenti includono correzioni a un collegamento isolato nel file ‘CONTRIBUTING.md‘, vari miglioramenti tree-sitter e dipendenze PPM aggiornate. Per saperne di più è possibile consultare il changelog completo di questa nuova versione. Il code editor Pulsar è disponibile per gli utenti Linux come pacchetto di installazione DEB e RPM e come file AppImage indipendente dalla distribuzione. Gli utenti che preferiscono il formato Flatpak possono trovarlo anche su Flathub.