Un’indagine condotta dalla polizia olandese, avviata per far luce sull’attività sospetta dell’exchange Coinhouse.eu (ora offline), ha portato all’arresto di tre persone residenti nella città di Deventer. L’accusa mossa nei loro confronti è quella di aver attuato una truffa di tipo pump-and-dump, in modo da attirare artificiosamente i capitali degli investitori per poi trattenerli.
Olanda: fermata la banda delle crypto fasulle
Alle vittime del raggiro era proposto l’acquisto di criptovalute rivelatesi poi di tipo self-made, create appositamente, da affossare una volta incassato il denaro lasciando i malcapitati con le tasche vuote. Uno di coloro finiti in manette dovrà rispondere anche del reato di furto di corrente elettrica, necessaria per alimentare i calcolatori impegnati nelle operazioni di mining.
La frode era pubblicizzata su Twitter, con post in cui le monete in questione erano proposte a coloro in cerca di un facile guadagno. Tra quelle impiegate ERSO, MALC, EUROP e TulipMania. L’operazione delle autorità ha portato al sequestro di un’abitazione, veicoli e computer.
Un ennesimo monito rivolto a coloro che guardano al mondo crypto con la volontà di investire i propri risparmi: meglio affidarsi esclusivamente a piattaforme ed exchange noti e fidati, puntando su asset conosciuti come Bitcoin o Ethereum, tenendo comunque in considerazione che con beni di questo tipo il rischio volatilità si nasconde sempre dieto l’angolo.