Il Roskomnadzor ha bloccato l’accesso a Facebook e Twitter, ma anche a diversi media stranieri, tra cui Voice of America, BBC, DW e Radio Free Europe/Radio Liberty, in quanto diffonderebbero fake news sull’invasione dell’Ucraina (che il governo definisce “operazione militare speciale“). Nexta TV ha scoperto che Putin ha avviato i preparativi per disconnettere la Russia da Internet.
Misura estrema per nascondere la verità?
Nexta TV è un media della Bielorussia, ma non viene controllato dal governo. Attraverso i suoi canali Telegram e YouTube ha seguito le proteste contro il Presidente Lukashenko. Per questo motivo è stata considerata un’organizzazione estremista. Il fondatore Stsiapan Putsila e il caporedattore Roman Protasevich sono stati inseriti nell’elenco dei terroristi. Il primo è fuggito in Polonia, mentre il secondo è stato arrestato. La fonte è quindi attendibile.
#Russia began active preparations for disconnection from the global Internet
No later than March 11, all servers and domains must be transferred to the #Russian zone. In addition, detailed data on the network infrastructure of the sites is being collected. pic.twitter.com/wOCdRqOJej
— NEXTA (@nexta_tv) March 6, 2022
Nexta TV ha pubblicato su Twitter un comunicato inviato dal Viceministro dello sviluppo digitale russo alle varie autorità federali, con il quale vengono elencati i passi da seguire per isolare la rete interna da Internet. Entro l’11 marzo, tutti i server e i domini devono essere trasferiti nella intranet nazionale (Runet). Il governo chiede di utilizzare server DNS russi, cancellare dalle pagine HTML il codice JavaScript scaricato da risorse estere, spostare i siti pubblici su hosting russi e usare solo domini con estensione .ru.
La comunicazione riguarda siti e servizi offerti dalle varie agenzie governative. L’obiettivo è proteggerli dai continui attacchi informatici. Con un secondo comunicato viene infatti chiesto di fornire alcuni dati, tra cui il numero massimo di richieste gestibili dai server.
Al momento non si prevede la disconnessione totale da Internet, ma non è un’ipotesi molto remota. Putin potrebbe soddisfare la richiesta dell’Ucraina (respinta dall’ICANN), ma per un altro motivo: impedire ai cittadini di conoscere la verità sulla guerra, diffondendo la propaganda di regime.