Disponibile anche in Italia dalla fine del 2017, Qobuz è una piattaforma di streaming musicale forse meno conosciuta rispetto ad altri player del mercato, ma fin qui capace di conquistare una nicchia di audiofili grazie al supporto per l’ascolto in alta definizione. Una strada che il servizio intende continuare a percorrere, facendone il proprio principale punto di forza.
Qobuz: streaming musicale solo in alta definizione
Ad oggi Qobuz propone tre modalità di abbonamento: Premium da 9,99 euro al mese o 99,99 euro all’anno con accesso allo streaming in qualità MP3, Hi-Fi da 19,99 euro al mese o 199,99 euro all’anno in qualità CD (FLAC 16-Bit / 44.1 KHz), Studio da 24,99 euro al mese o 249,99 euro all’anno in Hi-Res (FLAC 24-Bit fino 192 KHz) e Sublime+ da 299,99 euro all’anno con la possibilità di effettuare il download dei brani.
Stando a quanto reso noto oggi, le formule Premium e Studio verranno sostituite da Studio Premier, caratterizzata dall’alta definizione, a fronte di una spesa mensile stabilita da 14,99 dollari o annuale da 149,99 dollari per i primi 100.000 sottoscrittori. Contestualmente l’esborso economico annuale per Sublime+ scenderà da 299,99 a 249,99 dollari.
Facciamo riferimento ai prezzi nella valuta d’oltreoceano perché al momento l’annuncio non fa riferimento a quanto accadrà al di fuori degli Stati Uniti. Immaginiamo che il cambio di strategia arrivi a interessare anche l’Italia con la stessa tempistica, a partire da 31 gennaio 2020. Allora gli utenti dovranno per forza di cose effettuare l’upgrade a un account più costoso oppure rivolgersi alla concorrenza.