Ad annunciarne l’ufficialità è stato un post firmato da Sebastian Nyström, attualmente a capo della squadra di supporto tecnico per MeeGo, Qt e WebKit. Il colosso finlandese Nokia abbandonerà la gestione delle licenze commerciali e dei servizi professionali connessi all’ambiente di sviluppo software Qt.
Ad acquisire questa stessa gestione sarà Digia, altra azienda finlandese specializzata nella fornitura di servizi IT. I termini dell’accordo – che dovrebbe essere portato a termine entro la fine del mese – sono tuttavia rimasti avvolti nell’ombra. Nokia manterrà il controllo sulle procedure di sviluppo core delle librerie oltre che sui diritti legati a Qt .
Ma l’intera parte commerciale non costituirebbe più una priorità – “core business activity” – per il gigante finlandese. Lo stesso Nyström ha sottolineato come il passaggio di consegne ai responsabili di Digia sarà indolore, ma soprattutto come la stessa Nokia abbia optato per un accesso open alla gestione dell’intero progetto Qt .
I vertici di Digia hanno quindi illustrato il proprio piano strategico per il futuro sviluppo del framework Qt: ci saranno infatti notevoli investimenti per rafforzare la sua diffusione commerciale in ambito desktop, embedded e mobile .
C’è chi si è fatto subito un’idea precisa su questa decisione strategica adottata da Nokia. Il gigante finlandese non avrebbe più intenzione di sfruttare l’ambiente offerto da Qt, in particolar modo dopo l’abbraccio a Windows Phone 7 . Una mossa che si può definire storica, che aveva portato lo sviluppatore Bogdan Vatra a realizzare un fork di Qt nell’intento di traghettare il framework di sviluppo verso Android .
Lo stesso team di Qt aveva provato a rassicurare l’ambiente FOSS, sottolineando come Qt non fosse assolutamente destinato a morire. I top manager di Nokia non avrebbero in pratica cancellato il progetto. L’annuncio di Nyström ha ora fatto scattare i primi allarmi, al di là di un abbandono relativo alla sola parte commerciale.
Mauro Vecchio