Si torna a parlare di criptovalute, exchange e investimenti che rischiano di andare in fumo. Questa volta il caso è quello che vede sotto i riflettori QuadrigaCX, piattaforma canadese online dal 2014 attraverso la quale acquistare e vendere monete virtuali. Il fondatore, Gerald Cotten, è deceduto all’età di 30 anni il mese scorso durante un viaggio in India: ora gran parte del capitale gestito dal servizio, equivalente a circa 190 milioni di dollari, risulta bloccato e inaccessibile ai legittimi proprietari.
Il caso QuadrigaCX
Questo perché Cotten era l’unica persona a conoscenza dei codici segreti per l’accesso ai cold wallet attraverso i quali movimentare i fondi, dispositivi hardware offline (e dunque ritenuti invulnerabili a truffe o violazioni) ai quali affidarsi per lo storage delle crypto, in questo caso principalmente Bitcoin, Litecoin ed Ethereum. La vedova ha reso noto che i tentativi effettuati da un team di tecnici per entrare nel portatile personale del CEO non sono andati a buon fine, poiché i dati contenuti nel laptop sono protetti da crittografia. Solo una parte (la percentuale esatta non è stata svelata) del capitale gestito si trova invece all’interno di hot wallet connessi a Internet e accessibili.
Changpeng Zhao, numero uno dell’exchange concorrente Binance (la scorsa settimana protagonista della ICO sui token di BitTorrent), definisce una scelta rischiosa e poco saggia quella di affidare a un solo soggetto le chiavi per l’accesso ai cold wallet. Meglio distribuirle a più persone, richiedendo poi la maggioranza di essi per portare a termine le operazioni.
That's sad. There are many solutions to split private keys or signing to achieve 3/5, 5/7 etc. Never neglect security.
Also, never have CEO carry private keys. Bad on many levels.
Personally, in good health and intent to live longer and prosper. Thx for asking. Stay #safu. https://t.co/4uPQnXNN2D
— CZ Binance (@cz_binance) February 2, 2019
Al momento il sito ufficiale di QuadrigaCX mostra un messaggio firmato dal Consiglio di Amministrazione che comunica come la società abbia chiesto l’avvio di una procedura per la protezione dei creditori. Un’udienza preliminare sul caso andrà in scena nella giornata di oggi. I responsabili dell’exchange sono inoltre al lavoro per ottenere da istituti bancari almeno una parte dei fondi necessari per rimborsare gli investitori. A causa dell’impossibilità di coprire il 100% della cifra sono stati momentaneamente posti limiti alle operazioni di prelievo. Il CdA sta poi vagliando l’ipotesi di cedere l’attività della piattaforma o alcune sue parti in modo da raccogliere il denaro necessario a risolvere la questione. Stando a quanto riporta CoinDesk, a fine gennaio gli utenti iscritti alla piattaforma erano circa 115.000.
Come si apprende dal certificato di morte, il decesso di Gerald Cotten è avvenuto nei primi giorni di dicembre, nella città di Jaipur, la perla rosa del Rajasthan, a causa di complicazioni legate al morbo di Crohn. La notizia è stata però comunicata pubblicamente solo nel mese di gennaio.