Il laboratorio GRASP (General Robotics, Automation, Sensing, and Perception) dell’Università del Pennsylvania ha creato una serie di piccoli robot dotati di quattro rotori in grado di volare nello spazio tridimensionale, e anche di coordinarsi per eseguire voli in formazione predeterminata ed estremamente organizzata.
In realtà i robot (o “nano quadrotori”) sono stati sviluppati concretamente da KMel Robotics , mentre nell’ateneo USA hanno “cucinato” il sistema di coordinazione che permette ai quadrotori di agire in sincrono tra di loro (16 al massimo) per girare su se stessi, cambiare posizione nello spazio, volare e assumere le più svariate formazioni.
Neanche a dirlo, al di là della fascinazione sci-fi del vedere i quadrirotori all’opera, gli interessi concreti di una simile tecnologia sono tutt’altri: i frutti del progetto SWARMS (Scalable sWarms of Autonomous Robots and Mobile Sensors) potrebbero ad esempio risultare di particolare ausilio in ambito guerresco, o ai governi “democratici” desiderosi di spiare discretamente masse di persone o singoli individui.
Alfonso Maruccia