Per consolidare le proprie prospettive sul mercato dell’Internet delle Cose, il chipmaker Qualcomm, forte della propria posizione nel contesto mobile, ha presentato un’offerta per acquisire CSR, chip designer britannico precedentemente noto come Cambridge Silicon Radio.
Qualcomm ha messo sul piatto 1,6 miliardi di sterline, circa due miliardi di euro, per un valore di 900 pence a quota: una proposta ritenuta da CSR “equa e ragionevole”, che le riconosce il 56,5 per cento più di quanto i suoi titoli valessero nel mese di agosto. Proprio in quel periodo CSR aveva rifiutato la proposta di acquisizione da parte della statunitense Microchip Technology, già partner e cliente di CSR: si mormorava che l’offerta, anche in quel caso, superasse i 2 miliardi di euro, ma non fosse stata giudicata abbastanza allettante.
CSR, che da sempre ha investito su sviluppo e sfruttamento di tecnologie wireless, registrando al proprio attivo il contributo a standard come Bluetooth Smart, ha da tempo imboccato la strada della specializzazione: a mostrarlo nitidamente, l’operazione di cessione a Samsung del proprio ramo mobile, nel 2012, insieme al 4,9 per cento delle quote dell’azienda, rivendute da Samsung stessa all’inizio del 2014, dopo che CSR ha annunciato l’uscita dal mercato della fotografia. Gli analisti prevedono che il settore dell’Internet delle Cose e degli oggetti iperconnessi sia pronto a dilagare, e in questo senso CSR si è adoperata nell’approntare soluzioni di networking come CSR Mesh , tecnologie dedicate all’automotive, all’intrattenimento e alla geolocalizazione, tecnologie integrate in dispositivi indossabili.
Qualcomm, lo dimostrano anche l’ impegno in AllSeen Alliance e la recente acquisizione della israeliana Wilocity, che lavora a chip basati su standard Wireless Gigabit , intende giocare un ruolo di primaria importanza nella corsa alla IoT: l’acquisizione di CSR, spiega l’azienda, “completa l’offerta attuale aggiungendo prodotti, canali di distribuzione e clienti nelle categorie in forte crescita della Internet of Everything (IoE), dell’automotive e dell’infotainment a bordo, accelerando la presenza di Qualcomm sulla strada della leadership”.
L’operazione, che dovrà essere sottoposta al vaglio delle autorità e degli azionisti di CSR, potrebbe concludersi entro l’estate del 2015.
Gaia Bottà