Qualcomm ha annunciato lo sviluppo di soluzioni “end-to-end” basate sullo standard 802.11ax , tecnologia di rete wireless progettata con lo scopo di migliorare l’efficienza complessiva delle WLAN tradizionali dalla vocazione talmente “next-gen” da essere ancora in piena fase di sviluppo.
Le (prime) specifiche finali dello standard 802.11ax sono infatti attese al debutto entro il 2019, ma questo non ha evidentemente impedito al produttore americano di anticipare tutti sui tempi con quelli che vengono descritti come i primi prodotti commerciali in grado di vantare il supporto al nuovo sistema di comunicazione senza fili.
Qualcomm ha in particolare già pronti al via – con il sampling previsto entro la prima parte del 2017 – i chip IPQ8074 e QCA6290, soluzioni SoC (System-on-a-Chip) pensate rispettivamente per l’integrazione nelle infrastrutture di rete e nei dispositivi client quali gadget mobile, appliance, apparati IoT e non solo.
Al momento la tecnologia 802.11ax può offrire una velocità di picco quattro volte superiore rispetto allo standard precedente (802.11ac), con una performance di rete che arriva a 1,8 Gigabit al secondo sfruttando in contemporanea (tramite il sistema “Dual Band Simultaneous” o DBS) le frequenze a 2,4GHz e 5GHz dello spettro elettromagnetico.
Come detto, però, la tecnologia WLAN di nuova generazione vuole migliorare soprattutto l’efficienza e la “portata” dei singoli hot-spot – vale a dire la capacità di un apparato di rete di servire un maggior numero di dispositivi interconnessi senza i problemi di lag e congestione sofferti dagli apparati di rete attuali.
Con il (previsto) boom dei sensori e dei gadget IoT accanto a smartphone, tablet e computer, dice infatti Qualcomm, “La portata – non la velocità – è diventata la misura più importante per misurare la capacità di una rete nel gestire una domanda che continua a crescere dato il continuo fiorire di applicazioni e servizi”.
Qualcomm si vanta di essere stata la prima azienda a commercializzare “soluzioni basate su potenza di utilizzo tra cui MU-MIMO, Wi-Fi SON e 802.11ad”, e dice di voler continuare a svolgere un ruolo da pioniera con l’adozione in anticipo sui tempi dello standard 802.11ax.
Alfonso Maruccia