Entro la fine del 2016, Qualcomm rilascerà il nuovo SoC Snapdragon 821, “costruito sui successi dello Snapdragon”, come si legge nel comunicato ufficiale dell’azienda statunitense: una maniera non troppo alternativa per dire che si tratta di un aggiornamento tecnologico dell’attuale chipset di punta di Qualcomm, in dotazione sulla maggior parte delle ammiraglie Android che hanno caratterizzato il 2016. Iniziando dai Samsung Galaxy S7 ed S7 Edge .
Lo Snapdragon 821 diventa così il nuovo SoC più veloce di Qualcomm, grazie ad un aggiornamento della frequenza, ora impostata a 2,4 GHz contro i 2,1 GHz della versione attuale . Si tratta di un incremento prestazionale (teorico) del 10 per cento, anche se occorre precisare che, nella pratica, alcune differenze prestazionali emergono nei benchmark mentre sono quasi impercettibili nell’uso quotidiano degli smartphone. D’altro canto, si tratta di prestazioni di vertice. Non a caso, nella speciale classifica , redatta da AnTuTu ad Aprile e riferita al primo trimestre 2016, nei primi due posti troviamo due terminali che integrano lo Snapdragon 820: lo Xiaomi Mi5 ed il Samsung Galaxy S7 Edge.
Così come lo Snapdragon 820 è stato integrato nei terminali di punta di numerosi costruttori, la versione aggiornata è destinata ad animare quelli in divenire. Tra i primi smartphone destinatari del nuovo Soc di Qualcomm ci sarà molto probabilmente il prossimo Galaxy Note di Samsung. C’è persino chi sostiene che il nuovo chipset possa alimentare gli attesi nuovi Nexus di Google, che saranno presentati insieme ad Android N e che saranno prodotti dalla taiwanese HTC.
Ad ogni modo, l’aggiornamento dell’attuale chipset di Qualcomm si rende necessario per consentire all’azienda di tenere il passo dei produttori di smartphone , che sfornano nuove ammiraglie al ritmo di una o due all’anno, un intervallo di tempo troppo esiguo per permettere ai chipmaker di progettare nuove soluzioni. In sostanza, si tratta di chip che consentono ai produttori di riservare “qualche novità” da presentare insieme ai nuovi modelli di punta.
C’è da dire però che, avendo Qualcomm sposato Project Tango di Google, è facile ipotizzare che il nuovo SoC possa alimentare qualche visore VR standalone grazie ai quali è possibile giocare titoli di realtà virtuale o visionare filmati immersivi.
Thomas Zaffino