Gli occhiali per la realtà aumentata potranno trovare un’applicazione business futura? Molto probabilmente si. Sebbene la scottatura dei Google Glass ancora gravi pesantemente sui sogni di gloria del settore, e proprio mentre trapelano ipotesi legate a futuri occhiali made in Apple, Qualcomm lancia un’OPA sul comparto sfruttando l’occasione dell’Augmented World Expo (AWE) per annunciare il cantiere avviato assieme ad altri partner.
Qualcomm, tra 5G e XR
Qualcomm Technologies, nella fattispecie, ha alzato il sipario su una vasta serie di collaborazioni pensate per portare sul mercato entro il prossimo anno una serie di visori XR progettati specificatamente per smartphone 5G. Questo significa due cose: primo, che i contenuti potranno essere goduti in streaming; secondo, che potranno giungere quasi in presa diretta da remoto grazie ad un tempo di latenza del tutto minimo. Le prospettive sono pertanto estremamente ricche e con applicazioni in qualsiasi campo: dalla ricerca alla formazione, passando per il gaming, la comunicazione, lo smart working e altro ancora. Il tutto validato da un apposito programma di certificazione (“Qualcomm XR Optimized Certification Program“) che farà da collante per lo sviluppo successivo della piattaforma.
Quella che Qualcomm annuncia è di fatto una piattaform abilitante sulla quale si potrà costruire una nuova dimensione della realtà aumentata. E sfondare, forse, dove questo tipo di device non ha invece mai fino ad ora convinto realmente. Quindici operatori fanno parte della squadra: China Mobile, China Telecom, China Unicom, Deutsche Telekom, EE, KDDI, KT, LG Uplus, NTT DOCOMO, Orange, SK Telekom, SoftBank, Telefonica, Verizon e Vodafone.
Leggeri, facili da indossare e connessi con smartphone dotati di Qualcomm Snapdragon 855 o dalle piattaforme mobile 865, i visori XR sono occhiali fruibili da smartphone abilitati per il 5G grazie a un cavo USB-C. I visori abiliteranno una nuova generazione di esperienze immersive utilizzando smartphone 5G-ready che offrono ampia banda e bassa latenza, requisiti essenziali per un’XR di qualità. Le applicazioni smartphone preferite dai consumatori potranno diventare esperienze di realtà aumentata (AR) davanti ai loro occhi e i meeting di lavoro potranno essere rivoluzionati grazie alla telepresenza olografica con piattaforme di collaborazione virtuale, mostrando come XR e 5G siano in grado di collaborare per trasformare il modo in cui il mondo si connette, comunica e usufruisce di contenuti.
Un progetto simile non dà soltanto dignità ai visori, ma porta argomenti anche al 5G perché ne riempie il nome di contenuti: 5G non è solo velocità e non è solo quantità di banda, ma è anche e soprattutto istantaneità. Laddove si parla di realtà aumentata l’istantaneità è tutto o quasi: 5G e visori XR potrebbero fare la differenza creando sinergie oggi non esistenti sul mercato.