Roma – Caro Punto Informatico, anche io sono tra quei vostri affezionati lettori che comincia a sentire sulla sua pelle tutto quello che molti altri colleghi denunciano con le loro lettere. Sono un tecnico informatico che lavora nel settore da due lustri.
A causa di una situazione precaria della mia azienda (che si troverà tra breve ad essere smembrata per essere rivenduta a pezzettini), mi trovo a rischio di licenziamento a breve.
Ho per fortuna “schivato” il periodo nero della new-economy e adesso dopo quasi dieci anni di tranquillità mi ritrovo a dover riaffrontare il mondo del lavoro con il curriculum sotto il braccio.
Devo dire che sono rimasto veramente sconcertato dal caos primordiale che oggi permea tutto il settore, capisco solo ora il calvario dei giovani informatici alla ricerca di un lavoro serio.
Ho dato (come tutti) un’occhiata alle offerte di lavoro sui portali dedicati al lavoro e il quadro che mi si è presentato davanti è stato devastante:
– Cacciatori di teste (con tanto di indirizzo di posta di un isp gratuito) alla ricerca di esperti da svendere a qualche aziendina (lucrandoci ovviamente sopra)
– Agenzie di lavoro temporaneo che cercano ultraspecialisti per contratti da due mesi!
– Aziende che cercano supertecnici, che si definiscono nel settore IT e che, o non hanno il sito web, o se lo hanno è talmente obbrobrioso che se lo avesse fatto un ragazzino di 10 anni con il Frontpage lo avrebbe fatto decisamente meglio.
Ecco un esempio delle figure ricercate:
“Piattaforme Microsoft Client e Server, UNIX, LINUX, Apache ambienti tradizionali e WEB. Sistemi operativi e apparati di gestione e controllo reti LAN/WAN in ambienti operativi tradizionali e WEB. Servizi rete (Es.: DNS, DHCP,WINS, RAS, ecc.). Principali Data Base relazionali (Oracle, MS SQL, Access, My SQL, Informix, ecc.) Java, C++, VB, HTML, XML, ASP, DCOM, SAP R2, SQL, VBScript, ecc., per sviluppi tradizionali Client/Server e Internet/Intranet.: SAP, Rational Rose, UML, Business Object, Network Security, DELPHI, Front Page, ecc.
Rapporto di consulenza a progetto presso nostra sede”
Ora ci si renderà conto che se una persona ha tutte queste conoscenze potrebbe mai accettare un contratto a progetto di pochi mesi a 800 euro? Sembra talmente assurdo che sfiora il ridicolo. Queste “aziendine” IT cercano personale professionale e specializzato eppure, come appare chiaramente, sono loro le prime a non essere specializzate.
Mi chiedo e chiedo a voi: quand’è che in questo paese ci sarà un ferreo controllo delle aziende che lavorano nel settore? Quanto dovremmo aspettare, per un Autority per le aziende nel settore?
Un professionista schifato.