Roma – Cara redazione di Punto Informatico, con questa email vorrei sottoporvi un quesito che credo interessi a molte persone. Si parla molto di Spam e credo siamo tutti d’accordo nel dire che questo tipo di pubblicità sia fastidiosa e dispendiosa. Quello che però non mi è chiaro è il confine tra una normale email informativa e lo spamming vero e proprio.
Se io ho 1000 indirizzi e spedisco a tutti quanti un’email pubblicitaria, questo lo considero spamming. Se io, faccio un esempio, ho 10 indirizzi di 10 negozi di cuscini ed io invio ad ognuno di loro un’offerta per il mio lavoro artigianale, questo è spamming?
Se me lo avessero chiesto ieri, avrei detto di no, ora non saprei. Direi ancora di no, ma girando sulla rete c’è tanta confusione e basta. Quindi giro la domanda e chiedo, quali sono i confini dello spam? Cosa è spam e cosa non lo è e come si giudica? Dal numero di email che si manda, dagli utenti ai quali è indirizzata l’email (se questi possono essere interessati perchè lavorano o hanno un hobby nel campo), oppure qualsiasi tipo di email pubblicitaria o pseudo tale è bandita?
Si può anche dire “qualsiasi email non richiesta”, ma come si fa per sapere se una certa email è richiesta o meno? Secondo taluni si dovrebbe mandare una piccola email di presentazione nella quale si dice “vi interessa questo questo e quest’altro? Vi possiamo scrivere?” Ma anche questo, se si interpreta la legge in via estensiva, è spam. Come si dovrebbe regolare quindi un utente che vuole contattare qualche ditta o qualche potenziale cliente per far conoscere il proprio lavoro senza naturalmente incappare in problemi legali?
La ringrazio fin da ora per una vostra delucidazione sulla questione, che credo conoscerete molto bene. Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti,
Lettera firmata
Salve,
la definizione di spam non è facile e le interpretazioni si accavallano, difficile darne ragione in questo spazio, però possiamo prendere come punto di riferimento una celebre definizione :
“Spam su Internet è uno o più messaggi non richiesti, inviati o postati come parte di un più grande insieme di messaggi, tutti aventi contenuto sostanzialmente identico.”
Per comprendere il fenomeno consiglio:
la pagina antispam di uno dei pionieri dell’antispam italiano, Leonardo Collinelli, all’indirizzo http://www.collinelli.net/antispam ;
l’approfondimento di M. Favara Pedarsi: Dossier/ Spaghetti Spam, italiani e piaga globale ;
il canale Spam di Punto Informatico.
Di difesa anti-spam e sul come considerare lo Spam ha parlato anche SalvaPC News , il supplemento di Punto Informatico.
A presto,
Adele Chiodi