Dapprima spaesamento, poi incertezza, infine il sospetto: nella manovra dei Radiohead, band britannica tra le più acclamate della storia, c’è molto di calcolato e molto poco di sorprendente. Il gruppo di colpo è sparito da Internet, azzerando i proprio profili social e trasformando per alcune ore il proprio sito ufficiale in una pagina bianca: ma si trattava solo di un espediente pubblicitario.
Sono 5 anni che il mercato discografico non vede un album vero e proprio dei Radiohead pubblicato, dal 2011 con l’uscita di The King of Limbs che era l’ottavo della serie (preceduto dall’innovativo In Rainbows , album almeno inizialmente acquistabile solo online al prezzo desiderato): l’attesa per questo nuovo lavoro è dunque febbrile tra fan e addetti ai lavori, e i Radiohead hanno pensato bene di capitalizzare questa attesa inscenando questa sparizione temporanea dal World Wide Web .
L’ ipotesi che la scelta di sparire fosse legata ai dubbi dei Radiohead sui modelli di distribuzione legati allo streaming è apparsa subito poco probabile: qualunque sia la posizione della band su questo tema, qualsiasi sia il loro rapporto con Spotify e compagni, oggi il marketing e i rapporti coi fan passano attraverso la Rete , non esserci significherebbe ridurre drasticamente anche gli introiti legati a merchandising e show dal vivo. Poco probabile anche un disservizio legato a un guasto o a un attacco informatico: entrambe problematiche che si risolvono in pochi minuti o al massimo in poche ore.
Ecco dunque farsi rapidamente strada l’idea che ci sia un disco nuovo in arrivo (anche grazie ai teaser rilasciati su Instagram , unico canale social rimasto attivo): e la conferma è arrivata con la pubblicazione, di nuovo sul sito ufficiale, di un video che presenta il primo singolo tratto dal prossimo album. Un video realizzato con la tecnica dello stop-motion, quindi con pupazzi di plastilina sullo schermo e con in sottofondo la nuova canzone Burn The Witch .
La mossa dei Radiohead è sicuramente servita allo scopo: ha attirato l’attenzione dei fan e della stampa , e la pubblicità per il nuovo album è garantita a questo punto. Certo c’è da rilevare che la mossa adottata, soprattutto sui social, non è priva di conseguenze: tutte le conversazioni instaurate su e con i Radiohead su Twitter e Facebook ora saranno per sempre destinate all’oblio, e ciò può fare storcere un po’ il naso a chi invece alla conversazione e al rapporto diretto tra fan e celebrità attribuisce un valore.
Luca Annunziata