Quando il copyright è burocrazia

Quando il copyright è burocrazia

La provocazione di un artista tedesco: compilerà tonnellate di scartoffie per sostenere la cultura del mashup. Un meccanismo culturale che anche l'industria dei contenuti sta iniziando a cavalcare
La provocazione di un artista tedesco: compilerà tonnellate di scartoffie per sostenere la cultura del mashup. Un meccanismo culturale che anche l'industria dei contenuti sta iniziando a cavalcare

Oltre 70mila moduli: ne serve uno per per ogni citazione contenuta in Product Placements, una provocazione musicale di 33 secondi opera dell’artista tedesco Johannes Kreidler . Li ha compilati uno per uno, li caricherà su un furgone e li consegnerà all’autorità competente.

Johannes Kreidler Un’opera d’arte non è che un collage di esperienze, reminiscenze, citazioni. Se il digitale alimenta la creatività degli autori e invita alle sovrapposizioni, ai remix, alle reinvenzioni, ci sono gli steccati di un diritto d’autore spesso troppo rigido a temperare i guizzi creativi degli artisti. Il fulcro della provocazione di Kreidler è il sistema di gestione del copyright che vige in Germania: la fantasia degli artisti è imbrigliata dall’obbligo di esplicitare le fonti di ispirazione di ciascuna opera derivata, di formalizzare ogni tributo compilando un modulo da depositare presso GEMA , la società di raccolta dei diritti locale. Anche l’estratto e la citazione più breve e irriconoscibile deve essere oggetto di segnalazione.

“70200 moduli dovrebbero bastare” assicura Kreidler all’operatrice telefonica di GEMA. Silenzio all’altro capo del filo, l’operatrice cerca di vincere le perplessità: “Quante ore dura il suo brano, se mi è consentito chiedere?” Kreidler la spiazza: “33 secondi – assicura – nell’era degli mp3 una grande quantità di musica può essere salvata e compressa rapidamente e la mia arte è fatta di questo”. La natura provocatoria di Product Placements è ormai cristallina: regolamentazioni anacronistiche e speciose rischiano di ostacolare la reinvenzione e la copia , un meccanismo che da sempre alimenta la cultura e che è ora agevolato e reso esplicito dalle tecnologie e dall’accessibilità delle opere altrui.

Kreidler intende dimostrare a GEMA e alle istituzioni tedesche come un sistema di gestione dei diritti a tal punto complesso non abbia alcun senso. Per questo motivo ha compilato 70200 moduli per riversare su GEMA la complessità che gli artisti tedeschi sono costretti ad affrontare. Avrebbe potuto rendere ancor più difficile il lavoro di GEMA condensando 44100 citazioni in ogni secondo di brano, materializzando la propria opera in 44100 moduli per secondo ma ha scelto di comportarsi con modesta magnanimità. Il 12 settembre consegnerà gli incartamenti alla SIAE tedesca: ha già noleggiato e allestito un furgone per l’occasione, coinvolgerà i concittadini nell’happening e nella denuncia.

La cultura degli zibaldoni e della reinvenzione non rimane però appannaggio degli artisti come Kreidler, come Nine Inch Nails , REM o altri esponenti della scena indie che si battono per un diritto d’autore più flessibile e capace di alimentare la creatività. Se non mancano le iniziative volte alla sensibilizzazione e alla denuncia, l’invito al mashup si scopre altresì strumento di marketing : in occasione del rilascio in DVD e Blu-ray della seconda serie di Heroes , serie TV già al centro di sperimentazioni , NBC, in collaborazione con Metacafe e con la piattaforma di video collaborativi Kaltura, consente agli appassionati di sferruzzare con il materiale tratto dallo show. Si è invitati a comporre video da postare sul sito dedicato , a darli in pasto alla creatività altrui, a segnalare a potenziali spettatori i propri tributi alla serie televisiva.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
26 ago 2008
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