Può il semplice nome di un dominio risultare diffamatorio nei confronti di qualcuno? È il quesito su cui si fonda una recente querelle scatenatasi tra Glenn Beck , popolare volto televisivo statunitense, e un sito molto particolare: glennbeckrapeandmurderedayounggirlin1990.com . Insinuazioni troppo pesanti sul conto del presentatore di Fox News Channel , che ha prontamente avvisato i suoi legali per una causa da depositare presso la World Intellectual Property Organization (WIPO) in Svizzera.
Beck non avrebbe, ovviamente, violentato e ucciso nessuna ragazza nell’anno indicato (né tantomeno in altri), affidando ai suoi avvocati il compito di rivolgersi all’Organizzazione per quella che, a suo parere, sarebbe un’ evidente violazione del trademark legato al suo nome . La storia che ha portato a questa accesa disputa legale è stata ricostruita da Arstechnica che ha avuto contatti con il gestore anonimo del sito in questione, fermo sulla convinzione di aver creato un dominio dal sapore satirico e non diffamatorio.
A far partire la controversia sono state alcune discussioni intraprese da utenti registrati nel forum di Fark , comunità online che riunisce opinioni e commenti su notizie provenienti da varie fonti web. Il sito non aderisce a nessuna ideologia in particolare, rimanendo neutrale e non temendo reazioni da parte delle fazioni politiche più opposte. I cosiddetti farker hanno nel tempo dimostrato di apprezzare particolarmente gli eccessi dei comedy show notturni statunitensi, tra cui quelli del Comedy Central Roast of Bob Saget .
Una gag in particolare sembra aver attirato l’attenzione degli utenti di Fark, riguardante una provocazione di dubbio gusto sullo stupro e omicidio di una ragazza da parte dello stesso Saget. Un farker anonimo ha successivamente ripreso le forti dichiarazioni , scagliandole contro un inesistente passato del conservatore Beck, già sostenitore di tesi poco ortodosse sul gradimento del Presidente Obama verso i cittadini dalla pelle bianca. La retorica del presentatore Beck è stata, quindi, messa alla berlina dal lancio del dominio che, appena una settimana dopo, ne ha scatenato le ire.
“Noi non stiamo accusando Glenn Beck di aver violentato e ucciso una ragazza nel 1990 – si legge nel sito – infatti pensiamo che non l’abbia fatto. Perché, tuttavia, non è riuscito a negare queste orribili accuse?”. Il gestore del dominio ha spiegato, in un disclaimer in fondo alla pagina, che le sue intenzioni sono di natura satirico/parodistica , ma questo non ha fermato i legali di Beck che hanno contattato il sito, costringendolo a cambiare nome. Il nuovo si chiama semplicemente gb1990.com e pare che questo non vada a ledere la reputazione del presentatore televisivo.
Mauro Vecchio