Quando il multitouch è un film

Quando il multitouch è un film

Direttamente dal Portogallo una pellicola ai nanofili in grado di captare fino a 16 tocchi contemporaneamente. Presto, avvolta attorno a qualunque gadget elettronico?
Direttamente dal Portogallo una pellicola ai nanofili in grado di captare fino a 16 tocchi contemporaneamente. Presto, avvolta attorno a qualunque gadget elettronico?

Displax, azienda portoghese, ha svelato una pellicola ultrasottile in grado di trasformare qualsiasi superficie in un controller multitouch, indipendentemente dalla forma e dal materiale di cui è composta.

Questa pellicola è in grado di processare parallelamente più input ricevuti da una griglia di nanofili incorporati nel tessuto . La pressione di un polpastrello, o anche di un flusso d’aria, su questa sorta di “schermo” causa un’alterazione elettromagnetica che viene a sua volta analizzata da un microprocessore in grado di rilevare la posizione di almeno 16 punti diversi della superficie.

Pensata e progettata per scopi puramente commerciali, questa tecnologia multitouch, come esplicitato dai suoi stessi creatori, potrebbe trovare una sua applicazione negli ambienti più disparati. Displax ha finora reso disponibili varie misure della sua creazione: la diagonale della pellicola può variare tra 18 centimetri e 3 metri, rendendosi modellabile a seconda del bisogno.

Alcuni l’hanno bollato come vaporware mentre altri hanno riferito di “un ambizioso progetto di sviluppo che è stato costruito per caso”. Nonostante ciò il CBO di Displax, Miguel Fonseca, ha dichiarato fiducioso che la commercializzazione del prodotto, il quale sarà dotato di un proprio firmware e di connettività USB, è prevista per luglio: “Il multitouch è il futuro dell’interazione – ha commentato Fonseca – questa tecnologia creerà nuove opportunità per molti degli attuali player del mercato”.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
5 feb 2010
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