Firenze – Partecipare da casa ad un quiz televisivo non dovrebbe costare nulla, o comunque pochissimo. Invece i concorrenti della trasmissione Quiz Caliente , andata in onda su alcune TV locali, per prendere parte al concorso a premi legato al programma spendevano 15 euro per ogni telefonata effettuata al numero indicato. Un meccanismo oneroso, che l’ Antitrust ha bloccato, disponendo la sospensione del quiz.
Della vicenda si è interessata anche ADUC , che un mese fa aveva evidenziato alcune situazioni di bollette gonfiate da servizi telefonici a sovrapprezzo segnalando anche quanto rilevato in TV durante la visione della trasmissione: “durante la nostra visione la conduttrice invitava a telefonare per vincere 10 mila euro, mentre sul regolamento tratto dal sito www.elquizcaliente.info il montepremi totale è di circa 4.500 euro. Inoltre, in altre fasi della trasmissione si dicevano frasi del genere “ti regaliamo 20 loghi e suonerie”, il costo della telefonata all’899 naturalmente veniva proposto solo in caratteri non evidenti e/o su testo scorrevole” .
ADUC riporta la motivazione che ha portato l’Antitrust al provvedimento di sospensione:
“L’artefatta tecnica comunicazionale di “aggancio” dei telespettatori, ignari che si tratta di un telequiz che nasconde, in realtà, la vendita di contenuti per cellulari, è suscettibile di abbassare la soglia di attenzione, grazie all’estrema facilità delle domande formulate, unitamente alle risposte macroscopicamente sbagliate date dai presunti concorrenti che partecipano in diretta al gioco, potendo invogliare i telespettatori a chiamare più volte nell’arco della stessa trasmissione sostenendo il costo di 15 euro per ciascuna telefonata, con notevole aggravio economico sulla propria bolletta telefonica”.
Il notevole aggravio economico non si fonda ovviamente sui 15 euro di una singola telefonata, ma delle svariate telefonate effettuate dai concorrenti, che – spiega l’associazione – hanno ricevuto bollette “in alcuni casi con addebiti fino a 600 euro”.
ADUC plaude al provvedimento dell’Antitrust e auspica, in futuro, un intervento più tempestivo delle Autorità affinché agiscano non appena trasmissioni simili vengono mandate in onda: “L’Antitrust ha ora i poteri necessari per intervenire di sua iniziativa”. L’associazione raccomanda infine la massima attenzione per trasmissioni analoghe che – con modalità e costi meno eclatanti – vanno in onda anche su TV private a diffusione nazionale.