Quanto guadagna un influencer in Italia?

Quanto guadagna un influencer in Italia?

Il settore degli influencer in Italia, le dinamiche in atto e il listino prezzo per i brand che vogliono la collaborazione di un volto noto.
Quanto guadagna un influencer in Italia?
Il settore degli influencer in Italia, le dinamiche in atto e il listino prezzo per i brand che vogliono la collaborazione di un volto noto.

Il mondo degli influencer, vivace e dinamico per definizione, è stato di recente scosso nelle fondamenta da vicende ben note che hanno riguardato alcuni dei suoi esponenti più celebri. Se da una parte, le autorità invocano la definizione di nuove regole per il settore (perché sì, di un vero e proprio settore si tratta), in primis per tutelare i consumatori, dall’altra, chi ha seguaci sui social continua a macinare like e follower, monetizzando la propria popolarità, ma in modo differente rispetto al passato. Oggi rispondiamo alla domanda Quanto guadagna un influencer in Italia? che un po’ tutti, prima o poi, ci siamo posti.

I guadagni degli influencer italiani

Lo facciamo prendendo come riferimento la nuova edizione del listino pubblicato da DeRev (azienda che si occupa di strategia, comunicazione e marketing digitale), relativo al nostro paese. Ciò che balza subito all’occhio è come, nonostante l’ascesa di piattaforme come TikTok e Instagram, sia ancora YouTube a fare la voce grossa come fonte di introiti, con un notevole distacco. Trend inverso invece per Facebook, che sembra aver irreversibilmente imboccato il viale del tramonto.

Il report definisce poi X (ex Twitter) come fuori dai radar per il settore, mentre LinkedIn ha assunto nell’ultimo periodo un’attrattiva tutta sua. Di seguito la tabella che riassume i compensi sui quattro servizi principali, sulla base del seguito generato da un influencer.

I compensi degli influencer in Italia, secondo il listino di DeRev

Questo il riepilogo, relativo a quello che possiamo definire il tariffario per un singolo contenuto (post e storie hanno valutazioni differenti).

  • Facebook: fino a 50 euro per 10.000-50.000 follower con 0,2% di engagement, fino a 2.500 euro per oltre tre milioni di follower con 0,2% di engagement;
  • Instagram: fino a 350 euro per 5.000-10.000 follower con 6% di engagement, fino a 50.000 euro per oltre tre milioni di follower con 1,5% di engagement;
  • TikTok: fino a 250 euro per 5.000-10.000 follower con 5% di engagement, fino a 20.000 euro per oltre tre milioni di follower con 1,75% di engagement;
  • YouTube: fino a 1.500 euro per 3.000-10.000 follower con 4,5% di engagement, fino a 75.000 euro per oltre un milione di follower con 1,25% di engagement.

Il numero di follower perde importanza

In sintesi, sono due i fenomeni in atto. Il primo riguarda la crescita dell’indotto, stimato in 348 milioni di euro nel corso del 2023 e, in prospettiva, con un +8% previsto per il 2024. Il secondo, invece, è inerente al crollo dei guadagni intascati dalle celebrità, in picchiata, fino a -67% su TikTok rispetto a dodici mesi prima.

Chiudiamo con le parole di Roberto Esposito, CEO di DeRev, che sottolinea come i brand siano sempre più portati a puntare sui creator più piccoli, anche per le ragioni citate in apertura. Insomma, il numero dei follower non è più così importante.

Brand sempre più orientati verso i creator più piccoli che producono contenuti verticali per la propria audience,  garantiscono un pubblico fidelizzato e sono meno esposti alle crisi reputazionali.

Fonte: DeRev
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Pubblicato il
4 lug 2024
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