Un computer quantistico da 53 qubit troverà posto nel nuovo Quantum Computation Center che IBM inaugurerà presto nello stato di New York. Un’unità dalla potenza esponenzialmente superiore rispetto a quella ora gestita da Big Blue (20 qubit), che a partire da ottobre verrà messa a disposizione a livello commerciale all’interno del Q Network.
IBM: computer quantistico da 53 qubit
Non solo forza bruta, ma anche affidabilità: alcune novità introdotte a livello di design hanno permesso di ridurre le interferenze e la frequenza degli errori generati durante il funzionamento. È per questo che il gruppo di Armonk ha coniato la Quantum Volume Formula per valutare le performance, considerando sia il numero di qubit sia l’efficienza della macchina, entrambi fattori determinanti per l’esecuzione delle operazioni su un sistema di questo tipo. Di seguito le parole di Dario Gil, direttore della divisione IBM Research.
La nostra strategia, fin da quando nel 2016 abbiamo messo il primo quantum computer nel cloud, è stata quella di portare la tecnologia dalla fase sperimentale isolata nei laboratori di pochi a decine di migliaia di utenti. Al fine di offrirla alla emergente community quantistica di insegnanti, ricercatori e sviluppatori che condividono l’interesse per questa rivoluzione nel computing, abbiamo dato vita a diverse generatori di piattaforme integrate in sistemi disponibili su larga scala.
Per quali impieghi potrà tornare utile un computer quantistico da 53 qubit? Anzitutto nell’ambito della ricerca scientifica finalizzata allo studio di nuovi materiali e medicinali, ma anche per condurre le analisi nel contesto finanziario e dei Big Data.