La variante Omicron sta per diventare dominante in Italia e questo significa che nel giro di poche settimane il profilo della pandemia in Italia sarà nuovo e differente rispetto al passato. Questo non significa necessariamente che si tratti di una cattiva notizia, anzi: per certi versi si tratta di una evoluzione utile ad abbassare la morsa sulle ospedalizzazioni, compiendo un passo verso una condizione endemica della Covid-19 dopo il biennio che ben conosciamo. Alla luce di questa mutazione si inizia a ragionare su come le regole possano mutare ad inizio anno in risposta al nuovo profilo della pandemia in Italia e l’ipotesi è quella di arrivare ad una rimodulazione delle quarantene.
Sarà l’ennesima regola applicata al Green Pass, la cui possibilità di revoca consentirà di gestire autorizzazioni e libertà tramite semplici azioni on/off sul singolo QR Code.
Quarantena, nuove regole da gennaio
Non è chiaro a cosa si vada incontro, ma per il Generale Figliuolo la questione è sul tavolo:
La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina con il ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità. Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati si sta studiando cosa mettere in campo.
Sul tema completa il ragionamento il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri:
Aspettiamo un parere del Cts. Una revisione della quarantena è sicuramente necessaria, ma non è questo il momento. Aspettiamo almeno 10-15 giorni.
Oggi la Omicron è presumibilmente al 50-60% di incidenza e la sua cavalcata è tale da arrivare a sostituire in toto la delta nel giro di breve. Maggior contagiosità, minor pericolosità, minor tempo di incubazione, ma un impatto generale che porterà rapidamente a 100 mila positività al giorno. Questo significa che molte aziende e molte scuole potrebbero restare paralizzate dal numero dei positivi in arrivo, creando un problema per l’economia e per le attività di ogni giorno. Insomma: occorre ripensare il modello di difesa dal contagio per fare in modo che il trade-off tra salute ed economia non possa nuovamente penalizzare mercati, lavoro, imprese e famiglie.
Indossare tutti mascherine FFP2 ed evitare i grandi assembramenti di Capodanno saranno atteggiamenti responsabili che regaleranno ossigeno ai sanitari e tempo alle istituzioni. Questo il dovere della collettività in attesa che scienza e politica portino la strategia al prossimo step, all’inseguimento perenne del fenomeno pandemico e della variante di turno.
La previsione di Bill Gates dei giorni scorsi ha offerto una speranza: tre mesi di difficoltà per poi intraprendere la via d’uscita dal Covid. Ma saranno tre mesi difficili da gestire, nei quali sarà la stessa malattia a dare origine ai necessari lockdown: presto avremo un numero di positivi mai visto ed un numero di isolamenti senza precedenti. Con un occhio alle terapie intensive ed uno alla riapertura delle aziende e delle scuole dopo la pausa, si scriveranno le regole per gennaio. Il primo tassello a cui si metterà mano è noto: le quarantene e il differenziamento delle indicazioni per chi è vaccinato e chi non lo è. Che di DaD e smart working si è già detto.