Il Censis ha pubblicato il quarto rapporto annuale, basato sull’elaborazione dei dati forniti da Auditel, che fotografa i cambiamenti avvenuti nelle case degli italiani in termini di connessioni, dispositivi e consumi mediatici. Il dato più evidente è rappresentano dall’aumento del numero di smart TV e degli schermi in generale, al quale ha certamente contribuito la pandemia COVID-19.
Italia multiscreen
Il quarto rapporto Censis-Auditel è il risultato finale di oltre 20.000 interviste effettuate a famiglie e singoli individui tra aprile e luglio 2021. I dati evidenziano innanzitutto che l’Italia è un paese multiscreen. La pandemia e quindi il numero maggiore di ore trascorse in casa hanno accelerato il processo di digitalizzazione. All’interno delle abitazioni ci sono circa 119,4 milioni di schermi (7 milioni in più rispetto al 2019) con una media di 5 schermi a famiglia. Sono in particolare aumentati gli smartphone e le smart TV.
Le TV di ultima generazione sono sempre più utilizzate per seguire via Internet i programmi trasmessi in contemporanea sul digitale terrestre, per creare un palinsesto personalizzato con i vari servizi di streaming e per navigare sui siti web. Il rapporto evidenzia inoltre che circa 700.000 famiglie non possiede una TV e che 6 milioni di TV sono state acquistate oltre 10 anni fa. Oltre 27 milioni di TV (il 64,2% del totale) non è compatibile con lo standard DVB-T2 del nuovo digitale terrestre.
Il 90,2% delle famiglie (circa 21,6 milioni) ha una connessione ad Internet, mentre oltre 14 milioni di famiglie (59,4%) ha una connessione fissa e mobile. La maggioranza degli italiani (circa 42 milioni) accede ad Internet tramite smartphone, ma sono aumentate le connessioni con notebook, tablet e PC. Il 35,1% delle famiglie non possiede né PC né tablet. Il dato sale al 72,8% per le famiglie con difficoltà socioeconomiche. Il rapporto completo è disponibile a questo link (PDF).