Visti i successi, di numeri e di critica, del Galaxy S II, l’attesa per il suo successore si è fatta spasmodica: Samsung ha già annunciato per il 3 maggio una conferenza stampa a Londra in cui pare ormai scontata la presentazione del Galaxy S III, e sul Web si accavallano le congetture e le indiscrezioni sulle caratteristiche dello smartphone prossimo venturo. Tra queste, oggi The Verge sceglie di rilanciare quella relativa alla CPU che monterà il telefono.
Stando alle informazioni di The Verge , il Galaxy S III disporrà di una CPU quad-core dalle performance da prima della classe: HTC e LG sono già avanti su questo punto, avendo già presentato o addirittura iniziato la vendita di apparecchi dotati di SoC di questo tipo, e Samsung non può stare certo a guardare. Il Galaxy S è di fatto l’ammiraglia della gamma coreana di telefoni smart, e dunque i consumatori si aspettano molto dal prodotto che verrà lanciato.
Le ultime notizie vedono quindi un nuovo modello della serie Exynos , declinato per l’appunto su una inedita configurazione quattro core, finire dentro il Galaxy S III: se tutto andrà come previsto, si tratterà di un ARM Cortex A9 realizzato a 32nm , in grado di garantire un buon rapporto tra prestazioni e consumi (dunque a tutto vantaggio dell’autonomia complessiva), ma mancano al momento indicazioni precise sulla frequenza operativa e sulla grafica. In compenso, il chip Samsung dovrebbe essere direttamente compatibile con le reti LTE ( al contrario di Tegra 3 , che infatti su molti apparecchi viene sostituito da uno Snapdragon S4 se occorre rendere il telefono compatibile con le nuove reti), permettendo alla coreana di offrire lo stesso prodotto nei diversi mercati, a prescindere se l’operatore che lo commercializza sia ancora legato al “vecchio” HSPA o se abbia già compiuto il balzo (tecnico e marketing) verso la più veloce LTE.
In ogni caso, le solite voci ben informate dicono che la CPU montata dal Galaxy S III sarà la più veloce in circolazione: evidentemente Samsung punterà anche su questo aspetto per la promozione del telefono, anche per non lasciare alla concorrenza (con la mela o senza) il primato tecnologico fin qui quasi sempre detenuto dai terminali Android. Parlando di fuoriserie, poi, solo pochi giorni fa Huawei aveva fatto sapere di aver intenzione di lanciare entro la fine dell’anno il suo potentissimo Ascend D Quad “entro l’anno” nel Regno Unito (e quindi presumibilmenbte in tutta Europa): se l’azienda cinese non si affretterà a farlo, rischierà di veder dilapidato il patrimonio di attenzione ricevuta dal MWC di Barcelona del marzo scorso, visto che entro l’estate ci sarà senz’altro il debutto del nuovo Galaxy e quasi sicuramente quello di iPhone sesta generazione. Dal canto suo, Huawei può comunque già ritenersi soddisfatta visto che a quanto dice le vendite dei più “modesti” (ma pur sempre ben carrozzati) P1 e P1S stanno andando benone in Asia e molto presto sbarcheranno nel Vecchio Continente.
Luca Annunziata