Lunedì sarà semplice. Martedì un po’ meno. Mercoledì comincerà a essere complicato. Venerdì si tratterà di un vero rompicapo. Non è la difficoltà crescente di essere reattivi alla sveglia mattutina, bensì della nuova idea made in Mountain View : A Google A Day puzzles.
Il debutto ha avuto luogo niente meno che sull’edizione cartacea del New York Times , nella stessa pagina del cruciverba. Si tratta della frase misteriosa che da oggi comparirà sull’homepage di BigG la cui risposta, manco a dirlo, arriverà googlando più o meno facilmente.
“El Dorado è vicina a una famosa collina che non è sulla Terra. In che anno è stata fotografata?” oppure “Se fossi stato nel bacino di Somme River durante l’estate del 1918, quale lingua avresti dovuto parlare per comprendere i codici di comunicazione britannici?”: questi e altri enigmi vivacizzeranno la navigazione sul motore di ricerca nei giorni feriali.
Scopo del gioco è quello di cercare le risposte attraverso lo stesso sito : ma non tutti, avvisano da Mountain View, saranno in grado di usare il motore di ricerca in maniera corretta. Per questo motivo, BigG è alla ricerca di persone motivate e desiderose di conoscere gli strumenti di navigazione offerti.
Attraverso A Google A Day , infatti, gli utenti avranno la possibilità di imparare nuove vie per la ricerca e rispondere a domande molto specifiche. In questo modo Google avrà modo di procedere a ritroso e osservare in che modo i dati sono tracciati e valutati.
“Dal momento che il mondo dell’informazione continua a esplodere, speriamo che A Google a Day stimoli la vostra immaginazione e aiuti a scoprire tutti i tipi di quesiti da sottoporre a Google per ottenere la risposta”, si legge in un post sul blog ufficiale di Mountain View.
Gli indizi sono vaghi abbastanza da non consentire di raggiungere il risultato per mezzo di poche parole chiave comuni. Per i golosi di enigmi, dunque, l’appuntamento sarà quotidiano (eccetto il weekend) e online per i prossimi quattro mesi.
Cristina Sciannamblo