Più che dagli occhialini trendy spara-advertising , il futuro della realtà aumentata passa dalle lenti a contatto utilizzabili come mini-head-mounted display e capaci di mostrare ogni genere di informazione digitale su schermo. Lavorano a questo genere di tecnologia anche i ricercatori della Ghent University, in Belgio, che hanno appunto presentato un LCD talmente piccolo da potersi integrare in una lente a contatto.
L’LCD realizzato dall’università europea è ricurvo, questa la principale novità della ricerca, e in tal modo il display può occupare l’intera superficie della lente a contatto. Gli scienziati della Ghent hanno realizzato una forma semi-sferica con cristalli liquidi formati da un particolare polimero conduttivo, soluzione che permette loro di variare il numero di cristalli da impiegare secondo i vari usi a cui dedicare il display-lente.
Al momento, il micro-display è capace di visualizzare forme che rassomigliano più ai simboli di una vecchia calcolatrice tascabile che al Full HD di un moderno display a cristalli liquidi, mentre le immagini mostrate su schermo sono visibili all’osservatore esterno ma non a chi indossa le lenti.
Nondimeno il futuro promette benissimo, dicono i ricercatori: una volta affinati i dettagli (la prossimità dei pixel rispetto all’iride dell’utente, ad esempio), gli “LCD a contatto” hanno notevoli potenzialità applicative (e commerciali) incluse lenti a contatto extra-compatte, lenti per la modifica del colore dell’iride e naturalmente display digitali per la realtà aumentata.
Alfonso Maruccia