Il sito ProPublica ha raccolto e pubblicato le immagini rimosse dal sistema censorio di Sina Weibo, la piattaforma definita come il Twitter cinese.
Per raccogliere le immagini il sito ha sviluppato un software basato sulle API rilasciate dalla piattaforma di microblogging cinese: esso, dallo scorso luglio, monitora un centinaio di account Weibo ogni 6 minuti e in questo modo individuando le immagini che vengono censurate.
Gli account sotto osservazione non rappresentano una popolazione statistica del social network, ma utenti specificatamente selezionati in base ad alcune caratteristiche: si tratta di utenti i cui contenuti erano già stati precedentemente censurati e tutti con almeno 2mila follower.
Per il momento si tratta di un database di circa 80mila immagini, suddivise in diverse categorie: discorsi politici, testi lunghi, dissidenti, Bo Xilai, figure pubbliche, proteste, Wang Li, scandali e corruzione, censura, cartoni ed umorismo.
ProPublica chiede ora la collaborazione dei censori di Sina Weibo, invitati a portare la loro testimonianza. Sembra in realtà difficile: Pechino, che dichiara di essere pronta a stringere le corde della censura, difficilmente lascerebbe impunito un atto di tale rivoluzionaria trasparenza.
Claudio Tamburrino