La parola “custodire” ha significati profondi, che affondano il loro significato nei concetti di cura, monitoraggio, protezione, rassicurazione. Qustodio è esattamente questo: si presenta come applicazione, ma è l’estensione degli occhi, delle mani e della mente dei genitori. Con la discrezione dovuta (elemento peraltro formativo, che lascia ai bambini una sensazione di libertà d’azione), Qustodio permette ai genitori di affidare i propri device ai figli ben sapendo che non potrà accadere nulla di indesiderato.
Con l’evoluzione odierna del rapporto tra genitori e figli, ma soprattutto con il sempre più stretto rapporto tra figli e dispositivi elettronici connessi, avere a disposizione uno strumento di controllo è qualcosa di imprescindibilmente importante. Qustodio nasce con questo obiettivo, arrivando ad offrire una suite di protezioni che mettono nelle mani dei genitori il pieno controllo – da remoto – del dispositivo e delle attività dei figli.
Qustodio, come funziona
Qustodio va scaricato e installato sia sul dispositivo dei genitori che su quello dei figli: una volta identificati i vari account, l’app dei genitori si occuperà di ricevere dati e impartire regole; l’app dei figli monitorerà le attività e agirà proattivamente sulla base delle regole predeterminate.
Per poter agire sul dispositivo dei figli, Qustodio opera attraverso una VPN che veicola il traffico e può pertanto controllarlo, così che ogni singolo sito, video o social network possano essere controllati.
I vantaggi possono essere di vario tipo. Il problema del primo impatto di un bambino con un dispositivo elettronico è in quel senso di “magia” che apre improvvisamente un nuovo mondo, apparentemente senza limiti e del quale si rimane inevitabilmente affascinati. Ma in questa strana sensazione di sospensione si rischia di non distinguere i pericoli, i nemici e le insidie che si possono celare dietro qualsivoglia operazione, per – apparentemente – banale che possa essere.
Un’app di monitoraggio e controllo non serve soltanto per accompagnare i ragazzi per mano in questi primi passi, ma funge altresì da sistema educativo che può fornire un esempio sulle buone prassi, sulle giuste regole da tenere e sui limiti che occorre porre tra la dimensione materiale e quella online. Accompagnare i ragazzi in questi primi anni significa ridurre i pericoli a cui vanno incontro proprio nel momento più delicato della loro crescita, affinché possano attraversare l’adolescenza con maggior serenità. Questo non toglie doveri ai genitori, né li deresponsabilizza. Al contrario, grazie ad app come Qustodio diventa più semplice monitorare le attività dei ragazzi, essere più vicini al loro mondo online e capire più da vicino quali possano essere le nozioni importanti da far passare loro durante le attività quotidiane online.
Cosa può fare?
Qustodio può agire nei seguenti modi:
- Bloccare contenuti grazie ai filtri intelligenti messi in campo, in grado di analizzare url ed altri elementi per bloccare elementi indesiderabili: questo è un tipo di controllo di particolare importanza poiché azionato da automatismo, operando più rapidamente e con più efficacia rispetto all’occhio dei genitori;
- Limitare il tempo passato davanti allo schermo: è il genitore a scegliere quanto tempo possa essere dedicato a questo tipo di attività ed allo scadere il terminale viene bloccato;
- Limitare giochi e app che si intendono autorizzare: così facendo si può decidere a priori cosa possa fare un figlio ed in che termini, evitando quindi che possa accedere a giochi violenti o ad app che non si intende autorizzare;
- Monitorare gli accessi ai social network: che sia Facebook o Twitter, WhatsApp o Instagram, Qustodio può restituire al genitore un report affidabile sul modo in cui il tempo online è stato sfruttato;
- Nel caso in cui venga affidato ai bambini uno smartphone, Qustodio è in grado di monitorare chiamate ed SMS per far sì che si possano contattare soltanto persone affidabili;
- Il dispositivo dei ragazzi può essere localizzato in qualsiasi momento: l’app si assicura che le opzioni di localizzazione siano attivate ed il genitore può scegliere da parte sua se perpetrare questo monitoraggio soltanto durante le attività sul dispositivo o se in modo continuativo;
Tra le opzioni disponibili v’è anche un Panic Button che permette ai ragazzi di contattare i genitori in caso di emergenza. Si tratta di una opzioni di sicura utilità, che consente non soltanto di vivere il dispositivo come un rischio, ma anche come una possibile opportunità di aiuto in caso di urgenze.
Installazione e prezzo
Qustodio funziona su tutte le principali piattaforme e può essere pertanto installato tanto su Android quanto su iOS, ma anche su Windows e Mac in area desktop, nonché sui dispositivi Kindle Fire.
Il monitoraggio di un singolo figlio su un singolo device è un’operazione che può essere effettuata a titolo completamente gratuito installando la versione basic del software. Il passaggio alla versione Premium, invece, consente di monitorare più figli e più device, ma soprattutto di aggiungere alla protezione alcune funzionalità essenziali per un’opera di garanzia più completa: Rilevamento di Posizione, Monitoraggio di Chiamate e Messaggi e Controllo Applicazioni vanno ad integrare il monitoraggio basilare delle attività garantendo pieno controllo del dispositivo e delle attività dei figli.
Tre i piani disponibili per l’accesso alle versioni Premium:
- Small (42,95 euro/anno): fino a 5 dispositivi
- Medium (73,95 euro/anno): fino a 10 dispositivi
- Large (106,95 euro/anno): fino a 15 dispositivi
Si tratta pertanto di cifre di scarsa entità al cospetto dell’ampio potere che l’app offre ai genitori ed all’entità dei rischi che si corrono in assenza di protezioni.
Non solo bambini
Se il monitoraggio dei bambini è chiaramente il vantaggio primario di un’app come Qustodio, nulla vieta di poter utilizzare medesimo meccanismo anche in scuole e aziende, laddove monitorare l’uso che si fa dei device potrebbe consentire l’isolamento di situazioni problematiche, maggior concentrazione e miglior sfruttamento del tempo disponibile.
Qustodio potrebbe dunque trovare valida applicazione in ambiti lavorativi (permettendo il controllo da remoto dei device propri della flotta aziendale), così come all’interno dei processi didattici di classe. L’utilizzo casalingo risponde alle medesime necessità e, rappresentando il momento di maggior criticità per un bambino, è stato l’ambito sul quale il team ha focalizzato le proprie attenzioni durante lo sviluppo dell’app e dei suoi strumenti.
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