Il Rabbit R1 (sì, esiste ancora) ha ora una nuova funzione chiamata “Generative UI” (Gen UI). In pratica, permette di creare interfacce completamente nuove per il proprio dispositivo semplicemente con un prompt di testo! Jesse Lyu, CEO di Rabbit, ha mostrato su X alcune di queste interfacce generate, e ci sono design ispirati a Sonic, Zelda e persino a Windows XP.
''Generate UI in the style of The Legend of Zelda'' pic.twitter.com/uDGhgg5pbg
— Jesse Lyu (@jessechenglyu) November 14, 2024
Come si usa Gen UI su Rabbit R1
Usare Gen UI è facile, ma ha le sue stranezze. Per attivarla, si deve accedere al proprio account rabbithole, andare nelle impostazioni, trovare “generative ui” nella sezione degli esperimenti e abilitarla. Se si vuole personalizzare l’interfaccia, basta scrivere una descrizione nella casella dei prompt personalizzati di rabbithole. Gen UI creerà qualcosa che corrisponde alla propria descrizione, anche se a volte il risultato può essere un po’ imprevedibile.
Occhio però, Gen UI non è perfetta: può metterci più di 30 secondi per generare una schermata e a volte i risultati possono sembrare un po’ a caso o esagerati. Per chi la velocità o la coerenza sono fondamentali, può sempre disabilitare Gen UI nelle impostazioni.
Rabbit R1: un percorso in salita
Il Rabbit R1 continua ad affrontare alti e bassi. All’inizio sembrava il dispositivo AI del futuro, in grado di fare di tutto e di più, ma poi ha faticato a fare breccia nel cuore degli utenti. Rabbit ha venduto più di 100.000 unità, ma si stima che solo circa 5.000 dispositivi vengano usati tutti i giorni. Insomma, non proprio il successo sperato.
Molti utenti si sono lamentati dei bug e delle funzionalità limitate rispetto agli smartphone, tipo l’impossibilità di mandare SMS o email. Alcuni hanno addirittura deciso di usare l’R1 come un semplice telefono Android invece che come l’assistente AI che doveva essere.
Come se non bastasse, un po’ di tempo fa è stata scoperta una grossa falla di sicurezza nel Rabbit R1. I ricercatori hanno scoperto che gli hacker potrebbero usare il dispositivo per accedere a informazioni personali o addirittura prenderne il controllo totale. Insomma, un bel casino.