Chi aveva visto nei Radiohead i nuovi paladini del mercato libero della musica, forse dovrà ricredersi: il loro In Rainbows , rilasciato in rete lo scorso ottobre con la formula paga-quanto-vuoi , dal 10 dicembre non è più disponibile online e sarà in vendita esclusivamente nei negozi a partire dal 31 dicembre.
Ma c’è di più. In una intervista rilasciata al New York Times , il manager della band Chris Hufford mette le cose in chiaro: “Questa storia (il download libero di In Rainbows , ndR) era la soluzione ad una serie di questioni: dubito che funzionerebbe di nuovo in futuro”. Vale a dire che la prossima volta il disco dei Radiohead potrebbe di nuovo venire distribuito soltanto su CD e persino, forse, attraverso una major.
Il perché di questa apparente retromarcia non è del tutto chiaro: i più maliziosi sostengono si tratti della conseguenza dello scarso successo economico dell’iniziativa. Sebbene i dati di comScore siano stati smentiti dal management della band, i ricavi potrebbero non essere stati stellari. Oppure, smaltito l’effetto pubblicitario della trovata, ora i Radiohead potrebbero concentrarsi nel raccogliere quanto hanno seminato attraverso la vendita dei biglietti per i concerti e dei loro CD nei negozi.
Senza numeri reali , tuttavia, si tratta di semplici ipotesi: nessuno conosce i guadagni effettivi ottenuti da In Rainbows in questi 2 mesi, né è possibile stabilire in anticipo se e quanto venderà l’album attraverso i canali cosiddetti tradizionali. Nel frattempo la band avrebbe iniziato le trattative per portare le sue canzoni su iTunes Store, una eventualità quantomeno remota fino a qualche tempo fa, vista la pretesa di Yorke e compagni di impedire la vendita dei singoli brani per non snaturare il messaggio complessivo dei loro album.
Come sottolinea crave , ai Radiohead va dato comunque atto di aver fatto partire la discussione : altri stanno seguendo il loro esempio, o si erano già avviati su questa strada prima di loro, e magari la formula del pagamento libero prenderà piede.
Nel frattempo, comunque, i Radiohead hanno già trovato un nuovo fronte di lotta: l’inquinamento. In un paio di interviste ai giornali britannici hanno rivelato che stanno riflettendo con molta attenzione su come gestire il loro prossimo tour per minimizzare l’impatto ambientale. Previsti spostamenti in nave , rigorosamente porta-container.
Luca Annunziata