I ragazzi preferiscono chatbot AI che imitano il supporto psicologico

I giovani scelgono i chatbot AI al posto dello psicologo

I giovani preferiscono rivolgersi ai chatbot AI che imitano le conversazioni con uno psicologo o un terapista, piuttosto ai professionisti reali.
I giovani scelgono i chatbot AI al posto dello psicologo
I giovani preferiscono rivolgersi ai chatbot AI che imitano le conversazioni con uno psicologo o un terapista, piuttosto ai professionisti reali.

Character.ai è un sito web che offre chatbot AI in grado di imitare conversazioni con personaggi famosi o figure professionali come psicologi. Tra i chatbot più utilizzati c’è “Psychologist“, con cui è possibile chattare come se si stesse parlando con un vero terapeuta.

In poco più di un anno dal lancio, Psychologist ha raggiunto i 78 milioni di messaggi scambiati, 18 milioni dei quali nel solo mese di novembre 2023. Sebbene i chatbot più popolari su Character.ai siano quelli ispirati a personaggi di anime e videogiochi, quelli basati su intelligenza artificiale in grado di imitare le conversazioni con uno psicologo stanno riscuotendo un successo crescente. Ed è preoccupante.

L’idea di un terapeuta virtuale non è nuova. Microsoft ha depositato il brevetto di un’AI che offre supporto emotivo. Tuttavia, Sam Zaia, studente di psicologia e creatore del chatbot Psychologist, non si aspettava un tale successo. “Non avrei mai voluto che diventasse popolare, che altre persone lo cercassero o lo usassero come strumento. Poi ho iniziato a ricevere molti messaggi da persone che dicevano di essere state colpite molto positivamente dal chatbot e che lo usavano come fonte di conforto“. Sam Zaia ha inizialmente lanciato il progetto per se stesso e per i suoi amici, che a volte erano troppo impegnati ma avevano bisogno di parlare con “qualcuno o qualcosa”.

I terapeuti AI sempre più in voga tra i giovani

Character.ai attrae principalmente utenti tra i 18 e i 30 anni. Molti lodano il chatbot come un aiuto per elaborare emozioni e stati d’animo. Tuttavia, tra gli psicologi in carne e ossa c’è più cautela. La psicoterapeuta Theresa Plewman, dopo aver provato il chatbot, osserva che fornisce rapidamente ipotesi e consigli in modo meccanico, diversamente da un essere umano. Per lei, l’intelligenza artificiale non sostituirà presto gli psicologi, nonostante alcuni studi suggeriscano il contrario. In sintesi, i pareri sull’utilità terapeutica dell’AI sono contrastanti, e vi è prudenza tra gli specialisti sull’affidarsi completamente a chatbot come Psychologist.

La piattaforma Character.ai ribadisce di non essere lì per sostituire nessuno: “Siamo felici di vedere che le persone trovano un grande supporto […] grazie ai personaggi […] che la comunità crea, ma gli utenti dovrebbero consultare professionisti certificati del settore per avere consigli legittimi […]“, spiega una portavoce. Infatti, tutte le conversazioni iniziano con un avviso in rosso che recita: “Ricorda, tutto ciò che i personaggi dicono è inventato“.

L’enorme successo di chatbot come Psychologist, che imitano il supporto psicologico, sembra indicare un aumento dei disagi mentali e una carenza di risorse pubbliche dedicate alla salute mentale. Affidarsi completamente a conversazioni generate dall’intelligenza artificiale può essere rischioso e non sostituisce il supporto specializzato fornito da psicologi ed esperti in carne e ossa. La diffusione di questi chatbot evidenzia la necessità di un maggiore investimento nell’assistenza psicologica tradizionale.

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Pubblicato il
5 gen 2024
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