Amsterdam – Un telefonino per i più piccoli? Sì ma solo se fa da grande fratello in formato tascabile. E’ così che l’operatore olandese KPN , insieme a Scarlet.com , ha realizzato un telefono equipaggiato di dispositivi per la geolocalizzazione.
Si chiama Foony , ha un design particolarmente adatto ai bambini ed è una manna per tutti i genitori apprensivi che non possono stare dietro agli spostamenti dei figli. L’apparecchio avrà un costo contenuto ed includerà un ricevitore satellitare GPS .
Attraverso un apposito software, i genitori potranno programmare il telefono per la segnalazione automatica delle coordinate geografiche: con un SMS, Foony racconterà in ogni momento la posizione dei piccoli utenti.
Molti genitori apprezzeranno, secondo il produttore, la possibilità di utilizzare questo dispositivo per delimitare aree proibite , come ad esempio zone molto trafficate o pericolose. Varcati i confini di queste zone, Foony lancia l’allarme ai genitori. Così che i pargoli non possano finire in quartieri malfamati o a giocare tra le rotaie del treno all’insaputa dei legali tutori.
Ma l’Olanda non è il primo paese ad abbracciare queste nuove tecnologie progettate per la sicurezza dei minorenni. In Giappone è ormai diffuso da qualche mese un sistema quasi identico a quello utilizzato da KPN, mentre Motorola ha in mente un cellulare blindato a prova di pornografia e contenuti pericolosi.
Fare i genitori potrebbe presto diventare una questione di tatto, più che mai: basterà premere un pulsante per sapere in qualsiasi momento ciò che i figli stanno facendo, dicendo, progettando. Ma basteranno GPS ed onde elettromagnetiche, peraltro potenzialmente pericolose per i più piccoli, per sostituire la premura di un padre e di una madre attenti e pronti al dialogo?
Tommaso Lombardi