Mountain View (USA) – “Abbiamo intenzione di raddoppiare la velocità dei nostri chip più veloci passando da 800 MHz a 1.6 GHz”: così Geoff Tate, direttore esecutivo di Rambus, ha presentato la nuova strategia aggressiva dell’azienda. “Abbiamo già ottenuto in laboratorio questo risultato e pensiamo di arrivare al prodotto finale già entro la seconda metà dell’anno prossimo”.
Così Rambus, nonostante i problemi creati dal ritardo nella release del chip set 820 di Intel studiato per sfruttare le memorie RDRAM dell’azienda, spera di controbattere l’offensiva delle DDR DRAM, architetture che sfruttano memorie double-data-rate e sulle quali sembrano puntare molti costruttori.
In realtà sull’ottimismo di Rambus in queste ore si stanno addensando alcune nubi. Anzitutto perché non tutti accreditano all’azienda la possibilità di sostenere i costi della implementazione di un design nuovo che costringe al ridisegno delle strutture produttive oltreché alla realizzazione di una strategia commerciale ad hoc per la proposizione dei nuovi prodotti.