La piaga dei ransomware non è ancora stata debellata, purtroppo. Anzi, i cybercriminali che ne fanno uso per estorcere denaro (o per eseguire altre tipologie di attacchi) continuano a perfezionare questi strumenti. Facciamo riferimento alle statistiche rilevate dal team Malwarebytes Threat Intelligence per capire quali sono risultati i più utilizzati nel mese di maggio: in cima c’è LockBit, ma questa non è più una sorpresa.
LockBit e gli altri: le statistiche degli attacchi ransomware
L’analisi è stata condotta prendendo in considerazione le informazioni pubblicate sul Dark Web. La classifica completa è visibile qui sotto. In seconda posizione si piazza Black Basta, minaccia in circolazione da qualche mese e già avvistata anche dalle nostre parti. Seguono ALPHV e Hive, quest’ultimo impiegato per la violazione che ha colpito i sistemi di Trenitalia. I tre appena elencati sono ritenuti collegati ai membri passati di quello che è ormai l’ex gruppo Conti, in progressiva fase di smantellamento.
A livello geografico, il territorio più colpito è quello degli Stati Uniti, seguito da Germania, Regno Unito, Canada e Italia. Anche nel nostro paese, dunque, il rischio è concreto. Il settore industriale preso di mira con maggiore frequenza è quello relativo ai servizi, seguono tecnologia e logistica.
I consigli utili alla mitigazione del rischio sono quelli di sempre. Anzitutto effettuare backup periodici dei propri dati, così da evitare il pericolo di una cancellazione conseguente a un eventuale attacco. Poi, proteggere i propri dispositivi e sistemi con una soluzione di sicurezza adeguata, mantenendola sempre aggiornata. Anche la formazione è fondamentale: senza un’adeguata conoscenza del problema si risulta inevitabilmente vulnerabili ed esposti.
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