Non accade spesso di poter dare una buona notizia in un articolo che tratta il tema ransomware, ma questa è una di quelle poche eccezioni permesse e lo facciamo molto volentieri. Anzi, qui ne possiamo dare ben due. La prima riguarda il fatto che il numero delle vittime che dopo aver subito un attacco scelgono di sottostare alle estorsioni dei cybercriminali pagando il riscatto è in diminuzione. La seconda è che scende anche l’ammontare delle somme chieste, sebbene a tal proposito dovremo fare una precisazione.
Meno vittime paganti: la crisi dei ransomware?
A renderlo noto è un nuovo report appena condiviso da Coveware che fa riferimento a quanto osservato nel secondo trimestre del 2022. Sembra dunque dare i suoi frutti l’impegno di chi, come nel caso dell’iniziativa No More Ransom, ormai da lungo tempo suggerisce a chi subisce una violazione di non pagare.
Abbiamo osservato un trend incoraggiante tra le grandi organizzazioni, che rifiutano di considerare un negoziato quando i gruppi ransomware chiedono riscatti dall’ammontare incredibilmente elevato.
In merito alle somme versate, va fatta una doverosa precisazione. È in calo ciò che viene definito “median ransom payment”, ricavato come valore al di sotto del quale e al di sopra del quale il numero delle richieste di pagamento (considerando la somma di ognuna) si equivalgono. Cresce invece, seppur meno rispetto al passato, il cosiddetto “average ransom payment” che si ottiene dividendo il totale dei riscatti pagati per il loro numero.
Detto questo, la minaccia informatica più virulenta degli ultimi tempi continua a costituire un problema. Meglio proteggersi. Come? Effettuando regolarmente il backup dei dati così da non rischiare di perderli e adottando le necessarie contromisure. In ambito consumer, una soluzione efficace è quella fornita dalla suite Norton AntiVirus Plus oggi in forte sconto.