Gli italiani sono la popolazione bersagliata maggiormente dagli attacchi ransomware a livello europeo.
Questo è quanto emerge dal report presentato da Trend Micro Research che dimostra come questa minaccia risulti particolarmente efficace nei confini del nostro paese. Secondo la ricerca, durante lo scorso mese di marzo sono stati registrati circa 2,47 milioni di attacchi ransomware in tutto il mondo.
Nella classifica dei paesi più colpiti figura in testa il Giappone, con un quinto degli attacchi globali (poco più del 20%), seguito a ruota da Stati Uniti e Messico. Per quanto concerne il vecchio continente, il primato va proprio al bel paese, con il 2,66% delle segnalazioni a livello mondiale.
Come contrastare questo fenomeno dilagante? Adottare un antivirus all’altezza della situazione come Trend Micro può essere un ottimo punto di partenza.
Pericolo ransomware in Italia: come evitare minacce di questo tipo?
Il suddetto report però, ha portato anche ad altre brutte notizie per gli italiani. La nostra popolazione infatti, risulta anche la prima in Europa per quanto riguarda attacchi definiti come macromalware.
Con 1.393 eventi registrati, l’Italia si posiziona terza nel mondo anche in questa poco lusinghiera classifica, distaccata nettamente da Giappone (43.649 casi) e Stati Uniti (2.879).
I dati, frutto delle analisi del sistema Smart Protection Network, offrono dunque una panoramica di un’Italia alquanto fragile per quanto riguarda le difese informatiche. Per cambiare la situazione, servirebbe una diffusione capillare di antivirus efficaci e all’avanguardia.
In questo contesto, i prodotti Trend Micro rappresentano il top del settore. Il software Network One infatti, propone una soluzione mirata per proteggere i dispositivi elettronici da qualunque tipo di minaccia zero-day, agendo in maniera efficace a livello di malware, exploit, bug e vulnerabilità di qualunque tipo.
Tenendo presente come difficilmente i ransomware scompariranno nel breve periodo, una soluzione come quella proposta da Tend Micro può essere una vera e propria ancora di salvezza, tanto dai singoli internauti, tanto dalle piccole e medie aziende che hanno a che fare quotidianamente con la rete.