Ransomware, la salute vale un riscatto

Ransomware, la salute vale un riscatto

La struttura ospedaliera di Hollywood paralizzata da un ransomware ha scelto di pagare: assecondare le volontà dei cybercriminali è stato il modo più semplice per ripristinare le proprie attività
La struttura ospedaliera di Hollywood paralizzata da un ransomware ha scelto di pagare: assecondare le volontà dei cybercriminali è stato il modo più semplice per ripristinare le proprie attività

Per svincolare la propria rete dalla cifratura che rendeva inaccessibili i dati dei pazienti e aveva costretto l’Hollywood Presbyterian Medical Center a gestire le proprie attività con le procedure dell’era cartacea è stato pagato un riscatto.

Si tratta di una cifra ben più contenuta rispetto ai 3,6 milioni di dollari di cui i media avevano riferito nei giorni scorsi: i vertici della struttura ospedaliera hanno bollato la notizia come “falsa” e hanno dichiarato che la somma richiesta dai cybercriminali fosse di 40 Bitcoin, 17mila dollari. Evidentemente, le complicazioni connesse alla sospensione della gestione informatica di pratiche amministrative e cure mediche avrebbero rischiato di generare perdite più cospicue della somma richiesta dai cybercriminali: “Il malware blocca i sistemi cifrandone i file e chiedendo un riscatto per ottenere la chiave per decifrarli – si spiega in un comunicato – Il modo più rapido ed efficiente per ripristinare i nostri sistemi e le nostre procedure amministrative è stato quello di pagare il riscatto”.

L’Hollywood Presbyterian Medical Center ha dunque seguito le indicazioni diramate dall’FBI, che nei mesi scorsi suggeriva che la soluzione più indolore fosse quella di assecondare le volontà degli attaccanti e rassegnarsi a pagare. Nei giorni scorsi i pazienti sono potuti tornare a rivolgersi alle cure dell’ospedale, che ha riguadagnato l’accesso alle cartelle cliniche e ai referti degli esami, e ha potuto ripristinare l’accesso alle prenotazioni online.

Le autorità, in ogni caso, continuano ad indagare : non è per ora dato sapere quale tipo di malware abbia colpito la rete della struttura sanitaria, ma è certo che la istituzioni saranno incoraggiate a consolidare le proprie misure di sicurezza informatica, dato che le minacce si fanno sempre più concrete . Il pagamento di un riscatto, peraltro, potrebbe incoraggiare i cybercriminali ad intensificare i propri sforzi.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
22 feb 2016
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