Circa la metà dei ransomware scandagliati dal team Atlas VPN hanno messo nel mirino una qualche azienda statunitense, creando per gli States un problema sia economico che di grave sicurezza nazionale. Al contempo, però, la parte restante degli attacchi prende anzitutto la mira sull’area europea e qui l’Italia figura tra i Paesi maggiormente colpiti.
Ransomware world
Su un paniere di 2845 tentativi di attacco di tipo ransomware registrati a livello globale, Atlas VPN ne registra 1352 in ottica USA, 146 verso aziende francesi, 115 verso la Germania e 113 verso l’Italia. Nella classifica generale solo altri paesi extra-UE quali Canada e Regno Unito fanno peggio con rispettivamente 140 e 139 casi in archivio.
Questi gli ambiti presi maggiormente di mira nel 2021:
- Industria ed energia
- Retail
- Finanza
- Real estate
- Servizi governativi
- Automotive/trasporti
- Tecnologia
- Salute
Il caso Colonial Pipeline ha fatto storia: emblematico di ciò che il problema può diventare, ha alzato l’asticella dell’attenzione negli States ed è stato chiaro come gli attriti tra Oriente ed Occidente abbiano profonde ripercussioni anche in questi attacchi. Il problema è oggi anzitutto economico, ma può diventare qualcosa di ben più serio nel momento in cui si sconfina il filo sottile che può portare il ransomware anche a livelli di maggior pericolosità.