Una donna che avrebbe dovuto essere ricoverata alla Düsseldorf University Clinic ha perso la vita in conseguenza a un attacco ransomware. È la prima volta che viene documentato un caso simile. In conseguenza all’accaduto gli inquirenti potrebbero equiparare la vicenda a un caso di omicidio anziché a un attacco informatico come avviene solitamente.
Donna uccisa da un ransomware: non era mai successo
A provocare il decesso l’impossibilità da parte della struttura di accettare nuovi pazienti in gravi condizioni per via dei problemi di natura tecnica insorti. Il personale l’ha così dovuta trasferire verso un’altra destinazione nella città di Wuppertal, a circa 32 Km di distanza. Questo non ha permesso di fornirle le cure necessarie in tempo utile portando alla morte.
Stando a quanto riporta la stampa locale l’attacco non era nemmeno indirizzato all’ospedale, bensì a una vicina università. L’autore lo avrebbe interrotto dopo essere stato intercettato delle autorità che lo hanno avvisato di aver preso di mira il bersaglio sbagliato, fornendo le istruzioni necessarie per rientrare in possesso delle informazioni cifrate. Non sembrano essere state avanzate richieste di riscatto e i dati dovrebbero essere stati recuperati per intero senza alcuna perdita.
Non è la prima volta che un ransomware colpisce una realtà che opera nell’ambito sanitario: nel 2017 il celebre WannaCry ha messo in ginocchio i sistemi del National Health Service nel Regno Unito.