Il mercato della musica digitale è ormai zeppo di piattaforme in agguerrita concorrenza. Dal nuovo servizio Google Music alla versione statunitense dell’europeo Spotify, passando per MOG, Rdio e Rhapsody. L’ennesimo pretendente al trono ha ora fatto la sua apparizione online , nel tentativo di accaparrarsi le preferenze di quegli utenti meno avvezzi al consumo di musica in formato elettronico.
E infatti l’interfaccia grafica di Rara.com appare decisamente elementare, con il compito di facilitare la gestione dei file da parte degli utenti ancora legati all’ascolto su supporti fisici . Un flusso in streaming in stile Pandora permetterà ai consumatori di musica di scegliere in base ai suggerimenti della piattaforma stessa, suddivisi per genere o addirittura per tipologie d’umore.
A differenza di molti competitor, Rara.com non ha previsto alcun consumo gratuito supportato dalla pubblicità. I circa 10 milioni di brani – con accordi di licensing con le quattro grandi sorelle del disco – saranno a disposizione dei soli utenti che pagheranno 5 dollari al mese per l’abbonamento all-inclusive . La piattaforma britannica ha però attivato un’offerta lancio a 99 centesimi mensili per 90 giorni.
Ma Rara.com non sembra poi così diversa dalle altre. C’è una versione mobile su Android a prezzi in linea con il mercato. Gli utenti possono condividere la propria musica su servizi social come Facebook. A risultare decisiva potrebbe però essere la distribuzione in 23 paesi del mondo, a servire un totale di 900 milioni di persone . Resta da capire se la piattaforma riuscirà ad emergere in un mercato ormai prossimo alla saturazione.
Mauro Vecchio