Dopo i recenti aggiornamenti software , per Raspberry Pi è venuto il momento di un sostanzioso upgrade alla parte hardware: il modello B della board di sviluppo ARM è ora equipaggiato con 512 Megabyte di RAM, un raddoppio di memoria utile che per di più non viene fatto pagare un solo centesimo in più all’acquirente.
La Fondazione Raspberry Pi descrive l’upgrade come il risultato dell’essersi trovata a un bivio: l’organizzazione avrebbe dovuto scegliere fra il produrre un “modello C” più costoso, oppure aggiungere la quantità di RAM aggiuntiva al modello B già in produzione.
E la fondazione ha scelto la seconda opzione, naturalmente, mantenendo inalterato il prezzo massimo di 30 sterline, cosa che rende gli sviluppatori inglesi decisamente fieri. I 256 MB di RAM aggiuntiva verranno aggiunti anche alle schede i cui ordini sono in attesa di spedizione.
Dopotutto l’aumento di memoria RAM a 512 MB non è capriccio di Raspberry Pi Foundation, ma rappresenta piuttosto la possibilità di far crescere gli scenari di utilizzo della board, inclusa l’esecuzione di applicazioni embedded .
Non è un caso che Oracle abbia annunciato di essere al lavoro per portare la virtual machine Java su Raspberry Pi, perché gli applet embedded Java andrebbero un po’ troppo stretti ai 256 MB di memoria che erano sin qui il tetto massimo di disponibilità della scheda di sviluppo ARM.
Alfonso Maruccia