La fondazione Raspberry Pi ha messo in vendita il primo display “ufficiale” per la omonima schedina di sviluppo ARM dal prezzo ultra-economico, un dispositivo che arricchisce ulteriormente il mercato degli “accessori” per Raspberry Pi e che naturalmente sposa la vocazione low cost della board amata da programmatori e “maker” assortiti.
Il display per Raspberry Pi arriva a non molta distanza dal case ufficiale Construct , costa 48 sterline o 60 dollari ed è compatibile con i tre modelli Raspberry di ultima “generazione” (Model A+, Model B+, Raspberry Pi 2 Model B); i possessori di una revisione hardware precedente saranno costretti a “sobbarcarsi” l’upgrade, prima di poter usare il nuovo accessorio.
Parlando di caratteristiche tecniche, il display ufficiale di Raspberry Pi può vantare 7 pollici di diagonale, controlli touch per 10 dita in contemporanea e risoluzione 800×480, si connette alla board tramite porta GPIO (per l’alimentazione) e porta DSI facendo “sparire” la schedina ARM sul retro.
Per quanto riguarda il software, infine, i driver necessari ai controlli capacitivi e alla tastiera virtuale saranno integrati nella prossima release dell’OS ufficiale (Raspbian OS) e richiederanno quindi un ulteriore update – questa volta gratuito.
Il mercato delle board di sviluppo “nude” o variamente accessoriate si fa sempre più affollato, un risultato riconducibile in buona parte proprio a Raspberry Pi e che include – tra le altre – anche i prodotti della linea Orange Pi : Orange Pi PC, l’ultimo modello della board, può vantare un SoC con CPU quad-core Cortex-A7, GPU Mali-400 e 1 GB di RAM integrata, varie porte di interconnessione (HDMI, USB) e compatibilità con Raspberry Pi tramite l’apposita porta a 40 pin.
Alfonso Maruccia