C’è una piccola, ma non per questo meno importante novità, per il sistema operativo Raspberry Pi OS. Riguarda la sicurezza. Interessa le credenziali di accesso e le modalità di creazione degli account utente. A spiegarla, nei giorni scorsi, l’intervento di Simon Long (Senior Principal Software Engineer) sulle pagine del sito ufficiale, partendo da questa premessa.
Uno degli aspetti sui quali abbiamo speso molto tempo è la sicurezza. I cyberattacchi e l’hacking sono tristemente in forte crescita e i computer Raspberry Pi sono bersagli così come tutti gli altri, anche perché oggigiorno là fuori ce ne sono davvero molti.
Raspberry Pi OS, una novità per nome utente e password
In breve, non è più possibile saltare il passaggio e lasciare che la piattaforma generi automaticamente un profilo con pi come nome utente e raspberry come password. Il motivo? Così facendo si aumenta il rischio di esporsi ad azioni malevole e tentativi di violazione se la scheda è connessa a Internet.
Long specifica che l’utente, se lo desidera, può continuare a scegliere queste credenziali (sebbene sia sconsigliato), ma da qui in avanti le deve digitare manualmente. Insomma, già che lo si sta facendo, tanto vale scegliere un’accoppiata differente. Non sono previsti cambiamenti per chi ha eseguito il setup in passato e sta utilizzando la piattaforma.
Se lo desiderate davvero, potete impostare pi e raspberry come prima, ma comparirà un messaggio per avvisarvi che è poco saggio. È però una vostra scelta.
Perché non è stato deciso di impedire categoricamente questa possibilità anziché limitarsi a sconsigliarla? Questa la spiegazione fornita.
Alcuni software potrebbero richieste l’utente pi, dunque non siamo del tutto autoritari a questo proposito. Consigliamo però fortemente di scegliere qualcosa di diverso.
Una curiosità: non tutti sanno che il nome Bullseye attribuito all’ultima versione del sistema operativo è un omaggio al cavallo di Woody in Toy Story 2. Il mese scorso, il progetto Raspberry Pi ha compiuto dieci anni.