Raspberry Pi Zero, board di sviluppo quasi gratis

Raspberry Pi Zero, board di sviluppo quasi gratis

La fondazione britannica ha sviluppato l'ennesimo modello di Raspberry Pi, una schedina che per l'occasione si fa ancora più compatta e ancora meno costosa delle già economiche edizioni precedenti
La fondazione britannica ha sviluppato l'ennesimo modello di Raspberry Pi, una schedina che per l'occasione si fa ancora più compatta e ancora meno costosa delle già economiche edizioni precedenti

Le schedine di sviluppo della linea Raspberry Pi sono note per essere le board più economiche sul mercato, ma a quanto pare nemmeno i 35 dollari massimi necessari ad acquistare l’ultimo modello è una soglia di prezzo sufficientemente bassa per rendere il prodotto davvero a disposizione di tutti.

Raspberry Pi Zero

Per venire incontro a chi, soprattutto nei paesi emergenti, non può permettersi di investire risorse economiche in un prodotto “di lusso” come un circuito stampato capace di far girare codice ARM, la fondazione Raspberry Pi ha quindi pensato bene di realizzare il design più economico in assoluto.

Raspberry Pi Zero, questo il nome del nuovo modello ultra-economico, costa infatti 5 dollari e include un SoC Broadcom BCM2835 con core di CPU ARM11 a 1GHz, 512MB di RAM, slot per schedine di memoria microSD, output video miniHDMI (Full HD), connettore GPIO a 40 pin compatibile con i modelli precedenti, header video composito.

La board Raspberry Pi Zero è più veloce del 40 per cento rispetto alla PCB originale, dice la Fondazione, ha un form factor estremamente compatto (65mm x 30mm x 5mm) ed è disponibile per l’acquisto, finché le scorte durano, in UK ( element14 , The Pi Hut, Pimoroni) e USA (Adafruit).

Raspberry Pi Zero è in grado di far girare l’OS “nativo” della piattaforma (Raspbian) senza problemi, così come le applicazioni accessibili tramite il succitato sistema operativo. Nel pieno rispetto della “mission” di democratizzazione dello sviluppo software perseguito dalla Fondazione, infine, la schedina ARM è stata distribuita anche come allegato gratuito del numero di dicembre della rivista (UK) a tema The MagPi.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 nov 2015
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