Il Papa Benedetto XVI ha lanciato l’ allarme circa il rischio di non saper discernere tra la realtà e la finzione. Stavolta con riferimento alle nuove nuove tecnologie .
“Il progresso, e le nuove tecnologie che lo portano, può rendere impossibile distinguere tra reale e virtuale”, con tutto ciò che ne consegue, primo fra tutti il rischio, connaturato alla vita in mondi virtuali, di diventare indifferenti davanti alla vita vera. Questo, dunque, dovrebbe mettere in guardia circa l’uso delle nuove tecnologie che incrementano lo scollamento tra realtà e finzione.
Il discorso si è tenuto ad una conferenza sui media cattolici organizzata dal Consiglio pontificio per le comunicazioni sociali ed è stata l’occasione per riaffermare la distinzione tra scienza e fede che alcune dichiarazioni del Papa sembravano ultimamente aver almeno in parte colmato. Non tanto, a quanto pare, da far guardare alla Chiesa con fiducia nel cannocchiale dell’evoluzione tecnologica. Ratzinger, infatti, aveva parlato di Web come luogo e mezzo per l’evangelizzazione: nel 2009 aveva esordito una nuova piattaforma ufficiale della Santa Sede e una wiki dedicata ai temi sacri.
E ispirato anche dallo spirito evangelizzatore del Papa l’Istituto di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma sta per partire con un corso dal titolo “La suora nell’epoca digitale”, un ciclo di lezioni destinato alle suore di ogni ordine religioso che dal 14 ottobre si svolgerà con cadenza settimanale fino al 20 gennaio.
Una truppa di cybersuore con l’ obiettivo di portare “ottimi risultati e offrire un aiuto significativo al dialogo, alla pace e alla cultura del terzo millennio” attraverso il Web, che saranno istruite su rischi e opportunità della Rete e che saranno seguite da esperti tra cui lo psichiatra Tonino Cantelmi, che affronterà il tema “Psicologia e mass media”, e il giornalista e scrittore Carlo Climati , che tratterà l’argomento “Gioventù nell’era digitale”. Ma che il nuovo ammonimento di Papa Benedetto XVI potrebbe mettere ancor più sulla difensiva.
Claudio Tamburrino