L’agenzia spaziale cinese aveva inizialmente previsto che il suo razzo Long March 9 fosse un booster per il trasporto pesante completamente usa e getta, ma da allora ha gradualmente rivisto il design, probabilmente in risposta ai progressi di SpaceX nel campo dei razzi riutilizzabili.
L’ultimo progetto di Long March 9, appena presentato in occasione di un’esibizione aerea a Zhuhai, presenta ora una notevole somiglianza con la Starship di SpaceX, che ha da poco completato con successo il quinto volo.
Long March 9 come Starship: la Cina imita SpaceX
Il nuovo razzo cinese è dotato di un primo stadio completamente riutilizzabile alimentato da 30 motori YF-215 – simili alla configurazione Raptor a 33 motori della Starship – e utilizza una miscela di metano e ossigeno liquido come carburante… indovinate?… Proprio come la Starship.
Il Long March 9 comprende anche uno stadio superiore riutilizzabile… con alette simili a quelle della Starship. La Cina si è posta l’obiettivo di effettuare il primo volo del razzo entro il 2033. Va notato che anche start-up cinesi come Cosmoleap hanno adottato i metodi di recupero di SpaceX, compreso il meccanismo di cattura al volo dalle “bacchette” della torre di lancio della Starship, che ha fatto scalpore qualche settimana fa.
La Cina cerca di colmare il ritardo
Nella corsa allo spazio tra le grandi potenze, la Cina ha quindi riorientato la sua strategia verso i razzi riutilizzabili, una svolta inaspettata visto che per anni l’agenzia spaziale cinese ha scartato a priori questo tipo di tecnologia. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che SpaceX sia anni avanti in questo campo. Un bagaglio di esperienza che la Cina non potrà recuperare in un batter d’occhio, come dimostra anche il fatto che l’anno di lancio del Long March 9 è stato fissato al 2033, anche se SpaceX riutilizza i suoi vettori dal 2016.