Dopo lo sbarco di Spotify e Google Play Music, la piattaforma di streaming musicale Rdio sarà a disposizione degli utenti tricolore con il suo catalogo di oltre 18 milioni di brani. All’ultima edizione del ciclo di conferenze statunitense SXSW , il CEO Drew Larner ha annunciato l’apertura del servizio in altri sei paesi del mondo, tra cui Messico, Lituania, Irlanda e Austria .
Gli ascoltatori del Belpaese potranno usufruire di un primo accesso gratuito per un periodo di prova pari a sei mesi. Alla scadenza della versione free – che non sarà supportata da alcuna interruzione pubblicitaria – gli utenti di Rdio potranno scegliere tra due modalità di sottoscrizione premium, al prezzo mensile di 4,99 euro per lo streaming illimitato via web o 9,99 euro con la possibilità di scaricare musica sui dispositivi mobile .
Proprio su smartphone e tablet Rdio ha rilasciato un significativo aggiornamento della sua applicazione iOS, con la funzione d’ascolto social per la condivisione di playlist personalizzate su Facebook o Twitter . Ci sarà anche una modalità a schermo intero per la visualizzazione di copertine e altre informazioni relative agli album per l’eventuale ascolto in modalità offline con la seconda tipologia d’abbonamento.
“Rdio è il miglior prodotto sul mercato per scoprire musica, e continueremo a migliorare tale esperienza di scoperta sviluppando strumenti più intelligenti che facciano emergere gli artisti e le canzoni amate dai nostri utenti – ha spiegato Drew Larner – Aprendo il nostro circolo sociale a sette nuovi mercati internazionali facciamo di Rdio un sistema sempre più globale per riprodurre, scoprire e condividere musica”.
In attesa di Vdio – che dovrebbe risultare come la versione video dello streaming musicale offerto da Rdio – la piattaforma fondata da Niklas Zennstrom e Janus Friss sembra ormai pronta alla definitiva esplosione nel mercato sonico in formato digitale. Da Spotify a Pandora, la corsa all’oro dello streaming (legale) è musica per le orecchie attente delle major discografiche, ora trascinate da un mercato che avanza grazie alle nuove abitudini di consumo in mobilità.
Mauro Vecchio