Il taglio dei nastri è avvenuto in mattinata, per mano di Matteo Sonza Reorda, Vice Rettore per la Ricerca del Politecnico di Torino, di Salvatore Rossi Presidente TIM e Fondazione TIM e di Chiara Foglietta Assessora della Città di Torino alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti. Nasce infatti a Torino il progetto “Reading (&) Machine” messo a punto dal Politecnico di Torino e vincitore del bando di Fondazione TIM “Facciamola facile”.
Si tratta di un laboratorio che mette insieme intelligenza artificiale, realtà aumentata e realtà virtuale per creare un supporto in grado di riavvicinare le persone ad un elemento essenziale per la cultura e la conoscenza: la lettura.
Reading (&) Machine
Il progetto, stando a quanto illustrato dal Politecnico, è stato immaginato su tre obiettivi:
- progettare e realizzare un sistema di raccomandazione, con l’ausilio di tecnologie di intelligenza artificiale;
- realizzare un innovativo meccanismo di esplorazione delle collezioni delle biblioteche e librerie in genere, sfruttando sistemi di machine learning;
- adattare questi sistemi ai luoghi in cui i libri sono organizzati, gestiti, comunicati, per potenziare ed arricchire l’esperienza della lettura.
Reading (&) Machine si propone di realizzare un innovativo meccanismo di esplorazione delle collezioni delle biblioteche e librarie in genere sfruttando sistemi di raccomandazione (recommendation systems), che già oggi suggeriscono quale contenuto, film, brano potrebbe essere di interesse per l’utente. La sfida è adattare questi sistemi al mondo del libro fisico per potenziare ed arricchire l’esperienza della lettura. Lo scopo è creare nuovi modi di esplorare e vivere il libro e le biblioteche, in modalità innovativa, creativa, partecipativa.
Pochi contesti sono tanto densi di contenuto e di valore quanto le biblioteche. Tuttavia c’è uno scarso legame tra la vita quotidiana e quei contenuti, i quali restano immanenti sul cartaceo e faticano a presentarsi a chi potrebbe invece trarne beneficio. Molti esperimenti sono stati fatti in tal senso e molti se ne potranno fare (in primis a partire dalla digitalizzazione dei contenuti), ma c’è un aspetto di valore particolare nel progetto torinese: la salvaguardia non riguarda soltanto libri e contenuti, ma anche il sistema bibliotecario e il contesto “Biblioteca”. Non è infatti soltanto un luogo e, sebbene il tempo della virtualizzazione sia sopraggiunto, salvaguardare le biblioteche significa consolidare una base culturale di cui nessuna società può fare a meno.