Realtà virtuale ammessa come prova in tribunale in Florida

Realtà virtuale ammessa come prova in tribunale in Florida

Svolta storica in Florida: un giudice approva l'uso della realtà virtuale come prova in tribunale. Una prima assoluta per gli USA.
Realtà virtuale ammessa come prova in tribunale in Florida
Svolta storica in Florida: un giudice approva l'uso della realtà virtuale come prova in tribunale. Una prima assoluta per gli USA.

Un giudice della Florida ha fatto la storia indossando un visore per la realtà virtuale per esaminare la presunta scena di un crimine.

L’imputato Miguel Albisu, proprietario di un locale per matrimoni in Florida, è stato accusato di aver estratto una pistola durante un acceso confronto nel suo locale. Albisu ha affermato di aver agito per autodifesa. Il suo avvocato ha spiegato che la moglie e il figlio dell’imputato sono stati aggrediti da festaioli indisciplinati. Albisu ha quindi ritenuto opportuno usare l’arma per proteggere se stesso e la sua famiglia.

Tribunale USA ammette prova legale in realtà virtuale

Per aiutare a costruire il caso di Albisu, Padowitz ha presentato una simulazione in VR costruita con un paio di visori Meta Quest 2. Con l’assistenza di un artista digitale, è stato ricrecato l’incidente dal punto di vista di Albisu. La corte ha potuto vedere ciò che lui ha visto durante la colluttazione. Lo strumento immersivo ha messo il giudice Andrew Siegel, i pubblici ministeri e i testimoni letteralmente nei panni di Albisu.

Nel corso di un’udienza preliminare, il giudice Siegel ha indossato lui stesso il visore VR e ha assistito a una simulazione di Albisu circondato da festaioli in stato di ebbrezza, molti dei quali apparivano aggressivi, mentre la difesa cercava di dimostrare che si trattava di una visione reale di ciò che Albisu aveva detto: che aveva agito per paura e necessità.

La realtà virtuale entra in aula per la prima volta

Si tratta di un salto di qualità nella tecnologia giudiziaria. Mentre le animazioni e le simulazioni sono già state utilizzate come prove, questa è la prima volta che la realtà virtuale viene ammessa in un processo penale negli Stati Uniti. Padowitz, che ha la fama di essere un pioniere nell’uso delle animazioni digitali nelle aule di tribunale, ha sottolineato quanto grande sia notevole questa tecnologia.

Le simulazioni VR hanno il potenziale di eliminare i pregiudizi, spiegare situazioni confuse ed evocare la necessaria empatia tra giudici e giurie. Tuttavia, i critici sollevano questioni riguardanti i possibili difetti: come si può garantire l’accuratezza e l’equità di queste simulazioni, ad esempio, o evitare che vengano utilizzate per manipolare il verdetto in aula?

I professionisti stanno osservando attentamente il caso per vedere se creerà un precedente per l’uso della realtà virtuale nei processi futuri. Se efficace, questa tecnologia potrebbe diventare uno strumento comune per la presentazione di prove legali, aiutando nella ricostruzione di scene del crimine e fornendo dettagli sugli stati d’animo degli imputati.

Se il caso andrà a processo, la simulazione VR dovrebbe avere un ruolo molto critico nel determinare il destino di Albisu.

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Pubblicato il
3 gen 2025
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