Ci eravamo abituati a vedere Ecovacs tra i migliori marchi nel comparto dei robot per la pulizia dei pavimenti, ma è venuto il momento di un nuovo “effetto wow". Immagina infatti di vedere un robot per i pavimenti arrampicarsi su una finestra, muovendosi agevolmente in verticale senza problema alcuno: immagina di accompagnarlo con gli occhi mentre pulisce i vetri senza che tu debba fare nulla. Immaginalo leggero, elegante e preciso, perché così si presenta fin dal primo click: Ecovacs Winbot 920 è l’evoluzione del brand nel comparto delle pulizie degli infissi, il tutto attraverso un concept ormai premiato e che in Ecovacs trova nuovi ed ulteriori affinamenti rispetto alla concorrenza.
La sorpresa sta in quel che si vede, ma il grande vantaggio sta in quel che non serve più: nessuna scala su cui salire, nessuna sedia su cui arrampicarsi, nessuna caduta in cui incorrere, nessun pericolo da affrontare. Il robot sa infatti operare in piena autonomia e tutto quel che occorre fare è appoggiarlo al vetro per avviarne il ciclo di pulizia. Una spruzzata di detergente sull’apposito panno e il giorno è fatto: non resta che guardarlo strofinare al posto nostro, aspettando quei pochi minuti necessari per la copertura dell’intera superficie disponibile.
Sono varie ormai le versioni prodotte e le ultime generazioni rappresentano l’affinamento di un concept che appare ormai maturo, utile in molteplici occasioni, rapido nell’esecuzione e incisivo nella mission per cui è preposto.
Panoramica generale
Ecovacs Winbot 920 è un robot in grado di “arrampicare" sui vetri grazie ad un particolare effetto ventosa creato tra il dispositivo e la superficie da pulire. Il panno crea infatti la membrana di chiusura della camera stagna inferiore, mentre una ventola centrale crea una aspirazione sufficiente a generare l’apposita camera di depressione. Grazie a questo effetto, il robot si appende letteralmente al vetro e vi si muove al di sopra sfruttando un doppio cingolato in gomma (sviluppato in un materiale particolarmente adatto per creare grip e spingere il robot lungo il percorso individuato.
Ogni elemento ha un ruolo preciso: la ventola genera l’effetto ventosa, i panni puliscono, i cingolati spostano, mentre l’intera scocca perimetrale monitora gli ostacoli per comprendere quando l’infisso termina ed occorre muovere altrove il device. L’installazione è estremamente semplice ed in pochi minuti il Winbot sarà subito operativo: tieniti qualche minuto libero perché vederlo arrampicarsi sui vetri è inevitabilmente uno spettacolo.
Design, dimensioni e peso
Il robot è di forma quadrata poiché è questo il formato che meglio si addice per gran parte delle finestre su cui può essere applicato. Questo, tuttavia, non vieta l’applicazione anche su finestre triangolari, dove la rotazione sull’asse centrale consente al robot di spingersi quasi fino ai vertici estremi. Le misure sono ridotte: poco meno di 25 cm per lato e uno spessore pari a 7,8 cm. Questi valori sono importanti soprattutto per quanti intendono pulire una superficie esterna di una finestra vasistas, dovendo valutare come e se infilare il robot nello spazio disponibile. Il peso complessivo è pari a 1,7 Kg, ma si tratta di un dato pressoché ininfluente: ci pensa l’effetto ventosa a sostenere il corpo del robot e non si dovrà fare fatica alcuna durante il percorso di pulizia.
Particolarmente apprezzabile è la valigetta nella quale il robot è distribuito e dentro la quale può essere archiviato: resistente, elegante e discreta, può essere facilmente riposta ovunque celando perfettamente quanto contenuto all’interno. La cura con cui tale involucro (con chiusura a zip) è stato sviluppato la dice lunga sulla qualità che Ecovacs riversa nei propri prodotti
La Dotazione dell’Ecovacs Winbot 920
All’interno della valigia è possibile trovare:
- il corpo del Winbot 920 già completamente montato, dotato di cavo di alimentazione con bulbo finale
- cavo di alimentazione che collega il bulbo al trasformatore
- cavo di alimentazione finale che collega il trasformatore alla rete
- spray detergente
- cavo di contenimento
Sebbene a prima vista il sistema di alimentazione possa sembrare particolarmente complesso, in realtà è ben studiato poiché deve poter assolvere a 3 funzioni in contemporanea:
- l’alimentazione del device per la ricarica
- l’alimentazione del device durante la pulitura (senza dover ricorrere alla ricarica)
- sistema di difesa anticaduta, in sinergia con il cavo di sicurezza
Nel caso in cui dovesse accadere qualcosa (un urto, un malfunzionamento) tale da staccare il dispositivo dal vetro, sarà il cavo di sicurezza salvaguardarne l’integrità ed evitare che possa far danni a cose o persone. Legare il cavo di contenimento (a sua volta collegato al primo tratto del cavo di alimentazione) ad un qualche sostegno è dunque essenziale per poter garantire la massima sicurezza dell’operazione.
Software
Il software per il controllo del robot è il medesimo che Ecovacs dedica a tutti i prodotti della propria gamma. Per iniziare le operazioni sarà dunque sufficiente accenderlo, quindi inquadrare l’apposito QR Code presente nella parte posteriore: l’app si incaricherà di riconoscere il device, creare le necessarie autorizzazioni e prenderne quindi la gestione in carico.
Tramite l’app è possibile imporre al robot o un ciclo automatico di pulizia, oppure un ciclo approfondito con più passaggi e maggior incisività nell’azione. Prima di avviare il ciclo è necessario spruzzare l’apposito detergente sui lati anteriore e posteriore del panno, affinché il movimento del robot non serva soltanto per spostare l’azione, ma anche per renderla più incisiva.
Il robot utilizza inoltre appositi avvisi vocali per segnalare le proprie azioni, con un volume peraltro particolarmente alto e tale da rendere estremamente chiaro quali intenzioni abbia il robot. Nel momento in cui la pulizia termina, infatti, è necessaria l’azione manuale di una persona per fermare la ventola di depressione, scollegare il device dal vetro ed appoggiarlo in sicurezza.
L’app funziona soltanto quando il robot è nelle immediate vicinanze, senza la possibilità di controllo remoto come per gli altri Ecovacs per la pulizia del pavimento. Il motivo è del tutto lapalissiano: mentre un robot da pavimento è a riposo in posizione orizzontale e può essere avviato anche a distanza in piena sicurezza, il Winbot deve invece iniziare la sua azione in posizione verticale, nella quale può rimanere soltanto se la ventola è in azione. Avviare da remoto il device potrebbe soltanto creare problemi, senza poter in ogni caso avviare il ciclo di pulizia: quel che può sembrare un minus, insomma, è in verità mera e logica ovvietà.
Potenza e qualità del Winbot 920
Può far molto, non può far tutto. Se non si parte da questa considerazione (quasi banale per chi abbia mai davvero prestato l’olio di gomito ai vetri di casa propria) non si può capire cosa possa fare un robot per le pulizie delle finestre e non si può nemmeno capire a cosa possa davvero servire.
A stupire è la capacità del robot di restare incollato al vetro, muovendosi agilmente sullo stesso in piena verticalità, operando una chiara resistenza che serve anche ad imprimere forza di sfregamento. Sarà sufficiente tentare di staccare il robot con la mano per sentire quanto deciso sia l’effetto ventosa. Non si speri però di avere un robot in grado di staccare lo sporco più ostinato, perché in questo caso solo una mano ed un raschietto possono vincere la battaglia. 8 spruzzi di detergente sui lati di movimento sono l’unica indicazione fornita: è quanto basta per una pulizia accurata, senza sprechi e senza eccessi d’umido lungo il passaggio.
Il Winbot serve ad altro e sa il fatto suo in tal senso: si muove bene sull’intera superficie, lo fa con relativa rapidità e la scia umida che si lascia appresso non si trasforma in alone: asciuga subito senza tracce. Questo rende la pulizia efficiente, ma non certo assoluta: sarà l’occhio clinico del padrone di casa a poter analizzare il vetro prima di iniziare per capire se occorra imprimere forza localizzata su qualche macchia prima di affidare la superficie all’azione del Winbot.
Il percorso compiuto è guidato dalla tecnologia WIN-SLAM 2.0 (con andamento verticale ed orizzontale in sequenza, al fine di arrivare in ogni punto con differente direzione e massima efficienza di azione) ed il device è in grado di riconoscere i bordi del serramento non appena i piedini angolari subiscono una minima pressione da contatto: ciò guida il robot nel suo tragitto senza scossoni, senza intoppi e con massima precisione.
Autonomia e alimentazione del Winbot 920
Le batterie non hanno lunga durata, ma questo concetto va ovviamente declinato al tipo di lavoro che il robot deve fare. Pulire una finestra, infatti, è operazione da pochi minuti e l’autonomia complessiva si attesta generalmente tra i 30 ed i 40 minuti di operatività. Questo significa che la batteria in dotazione consente di pulire in comodità qualche finestra, ma non una lunga sequenza. Anche in questo caso il tutto sembra frutto di una saggia progettazione.
Il robot, infatti, non è certo pensato per pulizie approfondite e non è in grado di staccare macchie ostinate (spesso ostiche anche per un lavoro manuale). Il Winbot, semmai, è ideale per semplici manutenzioni ricorrenti, togliendo dalle finestre i residui di una giornata piovosa o la polvere di una strada trafficata prospicente. Non lavori sporadici, insomma, ma pulizie più frequenti e semplici. L’autonomia non dovrà dunque essere pensata per una giornata di pulizie su tutte le finestre, ma per una veloce passata su quelle offese dal meteo, dal traffico o dal vento.
In ogni caso è possibile (qualora vi sia un allaccio di rete vicino alla finestra o aiutandosi con una piccola prolunga) effettuare le manovre di pulizia anche con alimentazione diretta, aggirando così la necessità di una batteria di più lunga durata. Ogni minuto di più di capacità sarebbe stato dunque soltanto un costo aggiuntivo in produzione, un peso aggiuntivo nello sviluppo ed un orpello inutile per il design complessivo: scelta equilibrata e condivisibile, che non diventa peraltro un limite nemmeno per chi intende effettuare cicli più impegnativi e tramite l’alimentazione diretta può ovviare al problema.
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Il robot non necessita di grande manutenzione: al termine del ciclo di pulizia sarà sufficiente rimuovere il panno inferiore, lavarlo in acqua e quindi asciugarlo in modo naturale. Difficilmente si troveranno elementi incastrati all’interno (è ben più facile trovarne sul pavimento che non su una finestra), ma in ogni caso è possibile accedere alle parti interne per una facile manutenzione ricorrente che mantenga il robot sempre in perfetto stato.
L’unico elemento da pulire con attenzione sono i cingoli in gomma che consentono al robot di spostarsi. Il “grip" della gomma è infatti fondamentale per l’agilità del robot, ma al tempo stesso bastano poche briciole per rendere i cingoli un ostacolo alla miglior pulizia del vetro. Prima di iniziare, insomma, è consigliabile verificare che le gomme siano perfettamente pulite ed in caso contrario saranno sufficienti un panno (in dotazione, o comunque in microfibra) e un po’ d’acqua.
Quanto costa l’Ecovacs Winbot 920?
Ecovacs Winbot 920 è disponibile su Amazon al prezzo di listino di 399 euro, ma è possibile trovarlo già con uno sconto che ne abbassa il prezzo finale a 339 euro (-15%). Non si valuta il prezzo di un device simile con un costo, ma sempre come un investimento. E come tale può essere giudicato. Si tratta infatti di un robot che facilita la difficile pulizia delle finestre, consentendo all’utilizzatore di evitare pericolose arrampicate ed improbabili operazioni a finestre aperte: una salvaguardia per sé, quindi, ed uno strumento che facilita la pulizia anche per quanti hanno un qualche tipo di impedimento per potersene occupare con metodi tradizionali.
Ideale in strutture con molte vetrate, perfetto su vetrate grandi e luminose (dove più frequentemente si tende ad eliminare ogni singolo alone), Winbot è un assistente ideale in molte occasioni. Il prezzo sarà dunque da ritenersi caro e improbabile per case con pochi infissi vetrati, mentre sarà un vero e proprio toccasana in altre circostanze. Il rapporto qualità/prezzo è in ogni caso decisamente migliore rispetto ad altri brand di minor affidabilità rispetto alla comprovata Ecovacs: chi già possiede un robot pulisci-pavimenti di questo brand avrà buon giorno a caricare un nuovo robot sulla propria app e ad affidarvisi per semplificare anche questa ulteriore pratica.
Considerazioni finali
Per capire quanto e se l’Ecovacs Winbot 920 possa diventare un valido alleato per i tuoi lavori casalinghi, sarà sufficiente guardare attentamente le tue finestre. Se la polvere e gli effetti del meteo hanno creato una patina leggera sulla parte posteriore, o se ditate e aloni rovinano la parte interiore, allora ecco che il robot può davvero fare la differenza. Un vetro pulito consente infatti una visione più limpida dell’esterno, aumenta la luce in entrata e migliora complessivamente l’impatto della casa regalando ordine e pulizia fin dal primo colpo d’occhio. Se queste operazioni vanno fatte a oltre 2,2 metri di altezza, dove arrivare è più complicato, Winbot può occuparsene con facilità, senza sforzi e senza rischi.
La serie Ecovacs ha confermato più di una volta la bontà dei propri concept e l’intera famiglia è ideale sia per gli anziani impossibilitati ad occuparsi delle pulizie di casa, sia per i giovani che hanno poco tempo per occuparsene: Winbot rientra in pieno in questa vocazione, dimostrando di saper gestire efficacemente la propria missione andando anche oltre – in ogni dettaglio – rispetto alla diretta concorrenza. Se in casa c’è già chi fa le pulizie, però, il giudizio va lasciato in sospeso e affidato a chi effettivamente sale le scale e strofina i vetri assumendosi fatica e rischi di una operazione di questo tipo: solo chi mette olio di gomito in casa ha la competenza e il diritto di esprimersi su quanto un investimento di questo tipo possa essere utile, comodo ed azzeccato.
Nel nostro caso, abbiamo gestito quattro grandi finestre con altezza massima fino a 2,90 metri senza doverci esporre sul vuoto lasciato dalla finestra aperta e questo è già più che sufficiente. Le macchie ostinate richiedono pochi istanti aggiuntivi, al resto ci pensa un robot come il Winbot 920.
- Presa salda al vetro, restituendo una sensazione di massima sicurezza
- Facilità d'uso: nulla da montare, si aziona e funziona subito
- Velocità: non certo un aspetto da sottovalutare in una posizione tanto complessa
- Design: bello e discreto, con eccezionale confezione per l'alloggiamento del robot a riposo
- Dimensioni non adatte quando l'unica apertura possibile della finestra è di tipo vasistas
- Volume alto del feedback vocale, senza controlli manuali per gestirlo laddove si preferirebbe maggior discrezione
- Mancanza di un semplice accessorio che consenta di bloccare il cavo di sicurezza laddove non si disponga di ancoraggi naturali